Torre Guaceto diventa un paradiso per la fauna selvatica con gli interventi di ripristino ambientale. Picco di specie e di esemplari
di Antonio Portolano

Picco di presenze di uccelli, una diversità senza precedenti
BRINDISI – Folaghe, gallinelle, tuffetti, germani, pettegole, combattenti, aironi, martin pescatore e garzette. Picco di presenze di volatili sia in termini di specie, sia di numero di esemplari a Torre Guaceto grazie agli ultimi interventi di ripristino ambientale. «Diamo spazio alla natura, tornando all’eterogeneità» spiega il direttore del Consorzio di Torre Guaceto Alessandro Ciccolella.
Un successo di biodiversità: perché ci sono così tante specie?
La straordinaria presenza di tante specie è il risultato di un lavoro attento di ripristino della zona umida di Torre Guaceto. Grazie al progetto «Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina», la riserva ha visto la creazione di nuovi habitat eterogenei. Ciò ha permesso di attrarre una vasta gamma di specie di volatili, che trovano qui condizioni ideali per sostare, riprodursi e svernare. È iniziato infatti lo svernamento delle specie migratorie che trascorreranno negli areali del Sud il periodo freddo.
Torre Guaceto è una zona umida di importanza internazionale, riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar. L’area, e in particolare la sua palude, sono state oggetto di numerosi interventi di ingegneria naturalistica sin dall’istituzione dell’ente di gestione nel 2000. Gli habitat, fortemente alterati dalle grandi bonifiche degli anni ’30, che avevano ridotto la biodiversità trasformando la zona in un ambiente dominato dal canneto, sono stati recuperati attraverso un imponente sforzo di diversificazione.

I risultati del bilancio dopo sei mesi di interventi
Dopo solo sei mesi dalla conclusione dei lavori di ripristino, il bilancio è estremamente positivo. La riserva ha registrato un picco di presenze di specie in ogni stagione: in primavera, sono arrivati anatidi e limicoli come pettegole, combattenti e aironi, provenienti dal Sud e diretti verso il Nord Europa. In estate, la riserva è diventata un luogo di riproduzione per folaghe, gallinelle, tuffetti e germani, che hanno messo su famiglia nella nuova area umida. Ora, con l’inizio dello svernamento autunnale, sono tornati gli anatidi, le folaghe, i martin pescatore e le garzette. In primavera ed estate rivedremo anche i piccoli nati proprio a Torre Guaceto.
Le parole del direttore Alessandro Ciccolella
«Dobbiamo partire da un concetto base: gli habitat omogenei possono ospitare solo gli animali che hanno necessità specifiche, quelle offerte appunto da quell’ambiente. Gli habitat eterogenei, avendo numerose sfaccettature e caratteristiche diverse, soddisfano le necessità di animali anche molto diversi tra di loro. Quindi, la biodiversità è sopravvivenza degli animali» spiega Alessandro Ciccolella, direttore del Consorzio di Torre Guaceto.
«Ogni stagione ospitiamo numerose specie diverse, donando una possibilità di vita ad infiniti esemplari che stanno patendo la scomparsa dei loro habitat naturali a causa dell’azione dell’uomo. La corretta gestione dell’ecosistema si costituisce di varie fasi: dopo lo studio degli habitat, si individuano le criticità presenti, si attuano azioni volte a risolverle, poi si monitorano i risultati per capire se continuare sulla scia di quanto fatto o cambiare strada. Noi continueremo sul percorso che abbiamo tracciato già alla nostra istituzione».

Il progetto: tutela e valorizzazione della biodiversità
Il progetto «Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina» è un’iniziativa ambiziosa finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del Por 2014/2020, asse prioritario VI «Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali». Grazie a questi fondi, Torre Guaceto ha potuto realizzare una serie di interventi di ingegneria naturalistica per il ripristino degli habitat. Questi lavori hanno migliorato significativamente la qualità dell’ecosistema, permettendo a numerose specie animali di trovare un rifugio sicuro e contribuendo alla diversificazione dell’ambiente naturale.
Un lavoro lungo e paziente per ripristinare Torre Guaceto
Il percorso di ripristino di Torre Guaceto non è stato breve. Dopo le grandi bonifiche degli anni ’30, che avevano fortemente ridotto l’estensione della zona umida e semplificato la biodiversità, trasformando la riserva in un ambiente dominato dal canneto, l’area ha subito un imponente sforzo per recuperare la diversificazione. Il Consorzio di Gestione, attraverso una serie di interventi mirati, ha ricreato ambienti complessi, come laghetti, acquitrini e aree con acque profonde, permettendo così di ospitare specie con esigenze diverse.
Esplosione di biodiversità: il miracolo di Torre Guaceto
Grazie a una gestione accurata e interventi strutturati, la biodiversità a Torre Guaceto è tornata a prosperare. La creazione di habitat diversificati ha subito attirato animali selvatici alla ricerca di un luogo sicuro per riprodursi, sostare e svernare. Il risultato è una vera e propria esplosione di biodiversità, con specie sempre più numerose che scelgono la riserva come punto di riferimento nelle loro migrazioni.

La primavera: un’esplosione di vita
Durante la primavera, nella zona umida si assiste a un fenomeno straordinario: l’arrivo di numerose specie di anatidi e limicoli, come le pettegole e i combattenti, che scelgono questo luogo per prepararsi alla migrazione verso il Nord Europa. L’area diventa un crocevia vitale per il ciclo migratorio.
L’estate: una nuova generazione nasce a Torre Guaceto
Con l’arrivo dell’estate, Torre Guaceto diventa un vivaio di nuove vite. Folaghe, gallinelle, germani e tuffetti scelgono la riserva per riprodursi, creando un ecosistema pulsante di vita. La presenza stabile di queste specie conferma il successo degli interventi di ripristino.

L’autunno: il ritorno delle specie migratorie
Dopo la stagione riproduttiva, in autunno è il momento della migrazione post-nunziale. Le specie che si erano dirette a nord tornano nella zona umida di Torre Guaceto per svernare, con un incremento significativo di anatidi, folaghe, garzette e martin pescatore.
Il futuro: continuare sulla strada del successo
Il Consorzio di Torre Guaceto è determinato a proseguire con le iniziative che hanno portato a questo straordinario risultato. Il monitoraggio continuo dell’ecosistema garantirà che la biodiversità continui a crescere e a prosperare, offrendo un rifugio sicuro per le specie animali in difficoltà a causa dell’impatto umano sui loro habitat naturali.
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