Aumenti salariali per i braccianti e misure contro il caporalato

Migranti a lavoro nei campi

Cgil e Flai soddisfatti, avanti col progetto del sindacato di strada, ruolo decisivo del prefetto Luigi Carnevale

BRINDISI – Aumenti salariali per i braccianti agricoli, misure più stringenti nella lotta al caporalato e rafforzamento del ruolo dei Centri territoriali per l’impiego (CTI). È questo l’esito dell’incontro tenutosi in Prefettura a Brindisi il 23 ottobre, durante il tavolo istituzionale convocato dal prefetto Luigi Carnevale. Le organizzazioni sindacali CGIL e FLAI hanno espresso – attraverso il rispettivi segretari generali Massimo Di Cesare e Gabrio Toraldo – grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando i passi importanti fatti verso una maggiore tutela dei lavoratori agricoli e il contrasto all’intermediazione illecita nel territorio brindisino.

Il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro e gli aumenti salariali

Un traguardo rilevante emerso dall’incontro è stato il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro (CPL) per gli operai agricoli della provincia di Brindisi. Questo rinnovo prevede significativi aumenti salariali che mirano a migliorare il potere d’acquisto dei braccianti, offrendo loro maggiore dignità e protezione economica. Gli aumenti salariali sono una risposta concreta alla necessità di migliorare le condizioni di vita di migliaia di lavoratori del settore agricolo, una categoria spesso esposta a sfruttamento.

Misure contro il caporalato e l’intermediazione illecita

Un altro tema centrale dell’incontro è stato il potenziamento delle misure di contrasto al caporalato, un fenomeno ancora diffuso nella provincia di Brindisi e nel settore agricolo in generale. Il tavolo istituzionale ha sottolineato l’importanza di intensificare le attività di prevenzione e controllo, con l’obiettivo di reprimere l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro. Il percorso tracciato è in continuità con la legge 199/2016, che ha già contribuito in modo significativo alla lotta contro il caporalato in Italia.

Il ruolo decisivo del prefetto Luigi Carnevale

Il prefetto Luigi Carnevale ha avuto un ruolo fondamentale nel coordinare le iniziative emerse dal tavolo istituzionale, dimostrando una grande sensibilità verso le problematiche del lavoro agricolo. Il suo impegno è stato decisivo nel definire un percorso condiviso che coinvolge le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria, per affrontare in maniera sistematica lo sfruttamento del lavoro e promuovere una cultura della legalità. La collaborazione tra le diverse parti è stata giudicata essenziale per raggiungere risultati concreti.

Il prefetto Luigi Carnevale

Le politiche attive del lavoro e il ruolo dei Centri territoriali per l’impiego

L’importanza delle politiche attive del lavoro è stata ribadita durante l’incontro, con un focus specifico sul potenziamento dei Centri territoriali per l’impiego (CTI). Questi centri svolgono un ruolo cruciale nel favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo, riducendo così il rischio di ricorso a pratiche illegali come il caporalato. Si è discusso della necessità di dotare i CTI di strumenti tecnologici adeguati e risorse sufficienti per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi offerti.

Il sostegno al reddito e le politiche abitative per i lavoratori agricoli

Fondamentale è stato anche il contributo dell’Ente Bilaterale Provinciale dei lavoratori agricoli, che con i fondi stanziati sostiene concretamente il reddito dei braccianti. Questo ente rappresenta una risorsa indispensabile per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, insieme alle politiche abitative. Il tema delle abitazioni per i lavoratori immigrati, spesso vittime di sfruttamento anche sul fronte delle condizioni abitative, è stato affrontato con la proposta di interventi mirati a garantire loro una maggiore dignità.

Massimo Di Cesare segretario generale Cgil Brindisi

La Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e la promozione della sicurezza sul lavoro

Un altro tema rilevante discusso durante il tavolo istituzionale è stato il rafforzamento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, un’iniziativa che punta a garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di lavoro e sicurezza. Promuovere una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro agricolo è essenziale per contrastare il caporalato e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti. La Rete rappresenta uno strumento strategico per assicurare che le imprese agricole che aderiscono rispettino i più alti standard di legalità e sicurezza.

Il progetto del sindacato di strada: una presenza capillare sul territorio

La CGIL e la FLAI hanno confermato il loro impegno nel portare avanti il progetto del Sindacato di Strada. Questa iniziativa si propone di incontrare direttamente i lavoratori nei luoghi di lavoro, nelle campagne e nei capannoni ortofrutticoli, per informarli sui loro diritti e tutele. L’iniziativa del sindacato di strada si è rivelata uno strumento fondamentale per raggiungere i lavoratori agricoli più isolati, garantendo loro il supporto necessario per difendere i propri diritti e denunciare eventuali abusi.

Gabrio Toraldo segretario generale Flai Cgil Brindisi

Un percorso condiviso verso la legalità

L’incontro tenutosi in Prefettura rappresenta un momento cruciale per il futuro del lavoro agricolo nella provincia di Brindisi. Grazie al rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro, all’impegno nella lotta al caporalato e al potenziamento delle politiche attive del lavoro, si è tracciata una strada chiara verso la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria continueranno a collaborare per garantire che i progressi fatti finora si traducano in cambiamenti concreti e duraturi per i braccianti agricoli.