Olio extravergine d’oliva italiano, un impegno concreto per il futuro di produttori olivicoli, frantoiani, trasformatori e industriali
ANDRIA – L’olivicoltura italiana fa gioco di squadra e i risultati già si vedono: il Patto etico per l’olivicoltura italiana sottoscritto tra produttori olivicoli, frantoiani, trasformatori e industriali dell’olio extravergine italiano dal 2023 ha già iniziato a mostrare la sua efficacia, garantendo prezzi equi per tutta la filiera, difendendo la qualità dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy e promuovendo un sistema trasparente e coeso. Un’iniziativa che punta a valorizzare la straordinaria eccellenza dell’olio extravergine d’oliva italiano e a bloccare le speculazioni che penalizzano il settore.

Unione e sinergia contro speculazioni e importazioni di olio di bassa qualità
Ad Andria, nella Tenuta del Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, è stato illustrato il Patto etico per l’olivicoltura italiana per l’olivicoltura italiana, una collaborazione concreta tra otto associazioni che rappresentano tutti i segmenti della filiera: produttori, frantoiani, trasformatori e industriali. Tra i protagonisti dell’iniziativa troviamo CIA Agricoltori Italiani di Puglia, Italia Olivicola, AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), Consorzio Oliveti d’Italia, FOI (Filiera Olivicolo Olearia Italiana), FIOQ (Frantoiani Italiani Olio di Qualità), UNAPOL (Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli) e ASSITOL (Associazione Italiana dell’Industria Olearia).
Nel corso dell’evento di presentazione, Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli e Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e del Consorzio Nazionale Italia Olivicola, hanno illustrato la portata dell’accordo, sottolineando come il settore olivicolo italiano abbia deciso di unirsi per difendere la qualità dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy e salvaguardare la redditività di tutti gli attori coinvolti.
Il patto mira a respingere ogni forma di speculazione al ribasso sul prezzo di mercato e contrastare l’invasione dell’olio d’oliva di dubbia provenienza e bassa qualità che, purtroppo, spesso riempie gli scaffali dei supermercati italiani. L’obiettivo è creare un sistema di rappresentanza forte e coeso che possa tutelare non solo i produttori, ma anche i consumatori, garantendo loro la tracciabilità completa e trasparente del prodotto.

Qualità dell’olio extravergine italiano e giusto prezzo: un impegno per il futuro
L’Italia è storicamente la patria dell’olio extravergine d’oliva di altissima qualità, grazie a condizioni pedoclimatiche favorevoli, biodiversità e una lunga tradizione agricola. Tuttavia, negli ultimi anni, i prezzi di mercato spesso non hanno rispecchiato un valore equo, tale da garantire la sostenibilità economica delle aziende agricole. Questo squilibrio ha portato a un progressivo abbandono di oliveti, con una riduzione di circa il 23% delle aree coltivate negli ultimi dieci anni e la perdita di circa 21 milioni di ulivi colpiti da Xylella fastidiosa in Puglia.
Nonostante queste difficoltà, le aziende olivicole italiane hanno continuato a impegnarsi per mantenere elevati gli standard qualitativi e valorizzare i propri prodotti. Grazie a questo impegno, anche i consumatori sono diventati sempre più consapevoli e attenti alla tracciabilità e alla salubrità dell’olio extravergine d’oliva. Con il Patto etico per l’olivicoltura italiana, l’intera filiera ha deciso di creare una rappresentanza compatta che punti alla tutela e alla valorizzazione dell’olivicoltura italiana, assicurando una distribuzione equa del reddito lungo tutta la catena produttiva, dai produttori ai trasformatori, fino agli industriali.
Difendere l’eccellenza pugliese, il gioco di squadra per l’olivicoltura
La Puglia, la regione leader nella produzione di olio d’oliva in Italia, rappresenta il cuore pulsante dell’intera filiera olivicola nazionale. Nonostante la campagna olivicola 2024-2025 sia stata caratterizzata da una drastica riduzione della produzione dovuta alla siccità, l’olio pugliese continua a distinguersi per i suoi elevati valori qualitativi. «Insieme», si legge nel comunicato congiunto delle otto associazioni, «vogliamo lavorare sinergicamente per valorizzare l’olio extravergine d’oliva, riconoscendo un prezzo giusto ed equo al lavoro di migliaia di produttori, frantoiani e trasformatori, che per troppo tempo sono stati penalizzati da speculazioni e operazioni di cartello».
Il Patto etico per l’olivicoltura italiana punta, inoltre, a sollecitare il Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare affinché svolga un ruolo attivo nella tutela e nella promozione del settore, favorendo la giusta valorizzazione dell’olio italiano sui mercati internazionali e contrastando le pratiche sleali che ne minano il valore. La richiesta è chiara: una maggiore attenzione da parte delle istituzioni pubbliche, che devono promuovere politiche coerenti e trasparenti, in grado di sostenere la qualità e il posizionamento dell’olivicoltura italiana nel mondo.

Olio extravergine Made in Italy, una campagna per la qualità e la salute
Per difendere la produzione italiana e contrastare la vendita promozionale di oli di dubbia provenienza, le organizzazioni firmatarie del patto propongono una campagna di promozione su larga scala, che coinvolga anche il Ministero della Salute. È necessario valorizzare le proprietà nutraceutiche e salutistiche dell’olio extravergine d’oliva, promuovendo un’alleanza strategica e trasparente con i consumatori. «Noi ci siamo: produttori, frantoiani, trasformatori e industriali», hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni coinvolte, «strategicamente uniti in un Patto etico per l’olivicoltura italiana-sociale e di trasparenza nei confronti dei consumatori finali, ai quali chiediamo un patto di lealtà e trasparenza al consumo, per sostenere l’intera filiera olivicola-olearia».
L’olio extravergine d’oliva italiano è un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, e difenderne la qualità significa non solo sostenere il lavoro di migliaia di agricoltori, ma anche preservare un patrimonio culturale e ambientale unico. Grazie al Patto etico per l’olivicoltura italiana, l’intera filiera olivicola si impegna a garantire un prodotto trasparente e di alta qualità, assicurando al tempo stesso un reddito giusto per tutti gli attori coinvolti. Un patto che punta non solo a difendere il presente dell’olivicoltura italiana, ma anche a costruire un futuro di eccellenza e sostenibilità.