Coldiretti: raccolta al via con qualità eccellente e prezzi competitivi seppur con un ritardo di quasi un mese per le alte temperature
Il tartufo torna protagonista anche in Puglia, seppur con un ritardo di quasi un mese dovuto alle alte temperature e alla siccità. Grazie all’aumento dell’umidità nei terreni, la raccolta ha finalmente preso il via, con prospettive positive per qualità e profumo. Prezzi tra i più convenienti del momento, a partire dai 600 euro per il tartufo nero uncinato e fino a 5000 euro per il pregiato bianco.
La raccolta dei tartufi in Puglia
La stagione della raccolta dei tartufi è finalmente iniziata anche in Puglia, dopo un periodo di attesa forzata causato dalle condizioni climatiche anomale. Con l’arrivo dell’umidità, è ora possibile procedere con la raccolta nelle zone vocate del nord della regione, come i Monti Dauni e il Gargano, oltre alle Murge, la Valle d’Itria, l’Arco Jonico e il Salento.
Il tartufo nero uncinato, quotato tra i 600 e i 1000 euro al chilogrammo, cresce in particolare lungo gli alvei e i torrenti, in aree caratterizzate da suoli umidi con la presenza di pioppi, salici e olmi. Il tartufo bianco, invece, raggiunge valori più elevati, con quotazioni che variano tra i 2500 e i 4000-5000 euro al chilogrammo.
Secondo Coldiretti Puglia, la qualità della raccolta di quest’anno si preannuncia ottima, grazie alle recenti condizioni meteorologiche favorevoli che hanno portato un aumento del grado di umidità nei terreni. Questo garantisce profumi intensi che rispecchiano appieno le caratteristiche peculiari del Tuber magnatum, il tartufo bianco più apprezzato.
Le aree vocate alla raccolta del tartufo
Il territorio pugliese si distingue per una varietà di aree vocate alla raccolta del tartufo. Dalla zona montuosa dei Monti Dauni al promontorio del Gargano, passando per le Murge nord-ovest e sud-est, fino a toccare la Valle d’Itria, l’Arco Jonico e il Salento, la Puglia offre una vasta gamma di microclimi e tipologie di terreno che favoriscono la crescita di questi pregiati funghi ipogei.
I tartufi crescono nelle vicinanze delle radici di diversi alberi, tra cui pino, leccio, sughera e quercia, e assorbono acqua e sali minerali tramite le radici dell’albero ospite. La simbiosi con questi alberi è fondamentale per determinare le caratteristiche del tartufo, come la colorazione, il sapore e il profumo. Inoltre, il tipo di terreno influenza la forma del tartufo: un terreno soffice favorisce la crescita di tartufi più lisci, mentre un terreno più compatto porta a una forma nodosa e bitorzoluta.

Prezzi e occasioni per acquistare i tartufi
I prezzi attuali dei tartufi in Puglia sono molto competitivi, con i tartufi bianchi che si vendono a un prezzo compreso tra 2500 e 5000 euro al chilogrammo. Le manifestazioni locali, come feste, sagre, mostre e i mercati di Campagna Amica, rappresentano un’opportunità per i consumatori di acquistare i tartufi a prezzi convenienti e gustarli nelle migliori condizioni. Le iniziative di questo genere permettono di apprezzare pienamente le qualità aromatiche e gustative dei tartufi pugliesi, che si distinguono per una consistenza carnosa e un profumo intenso.
Coldiretti Puglia sottolinea come il tartufo bianco, il Tuber magnatum Pico, si sviluppi in terreni freschi e umidi, che sono essenziali sia durante la fase di germinazione che in quella di maturazione. L’incremento dell’umidità dei suoli ha garantito una buona raccolta, nonostante un inizio di stagione piuttosto complicato.
Un impatto economico e culturale significativo
La raccolta dei tartufi ha una lunga tradizione, praticata fin dai tempi dei Sumeri, e svolge oggi un ruolo importante a sostegno delle aree interne boschive della Puglia. Rappresenta un’importante integrazione di reddito per le comunità locali, soprattutto nelle zone più remote, e contribuisce a preservare e valorizzare il patrimonio naturalistico regionale.
Le numerose occasioni di festeggiamento organizzate in onore del tartufo pugliese sono un chiaro segno del valore che questi prodotti hanno anche per il turismo locale. Le sagre dedicate e i mercati specializzati attraggono infatti appassionati e curiosi, contribuendo ad aumentare gli afflussi turistici e a sostenere l’economia delle aree rurali.
Il tartufo bianco in cucina
I tartufi sono noti per il loro forte potere afrodisiaco e sono particolarmente apprezzati in cucina, soprattutto il tartufo bianco, che va rigorosamente consumato a crudo per esaltarne al meglio le caratteristiche aromatiche. Tra i piatti più conosciuti spiccano la fonduta, i tajarin al burro e i risotti, tutti piatti che beneficiano dell’aroma intenso e inconfondibile del tartufo bianco. Per quanto riguarda gli abbinamenti, il tartufo bianco si sposa perfettamente con i grandi vini rossi, creando esperienze gastronomiche di grande impatto.
Coldiretti Puglia conclude evidenziando come il tartufo, oltre al suo impatto economico positivo, sia anche un simbolo del patrimonio gastronomico regionale, capace di promuovere il territorio pugliese con il suo fascino unico, i suoi sapori intensi e la sua storia millenaria.