Il prefetto Luigi Carnevale: «La nostra Costituzione è il simbolo del compromesso tra donne e uomini che hanno scelto la pace e la democrazia»
di Antonio Portolano
BRINDISI – Un evento di grande rilevanza si è tenuto a Brindisi per presentare i risultati di una ricerca volta a esplorare la conoscenza e il legame dei giovani italiani con la Costituzione. La ricerca “I giovani incontrano la Costituzione”, condotta dalla Fondazione nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce e dalla Rete Urbana delle Rappresentanze, è stata presentata presso il salone di rappresentanza della Prefettura di Brindisi, a Palazzo Montenegro. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul ruolo dei principi costituzionali nella vita delle nuove generazioni, coinvolgendo esponenti di spicco del mondo istituzionale e civile.
I risultati della ricerca: la Costituzione e i giovani
Giuseppe Roma, presidente della Rete Urbana delle Rappresentanze, ha illustrato i dati dello studio, che ha rivelato come più della metà dei giovani italiani abbia una conoscenza, seppur non approfondita, della Costituzione. «La Costituzione è conosciuta in modo approfondito solo da una parte dei giovani, ma se consideriamo anche chi la conosce a grandi linee, arriviamo al 52%», ha dichiarato Roma. Questo dato è particolarmente significativo, poiché dimostra come la Carta costituzionale continui a essere un punto di riferimento per le nuove generazioni. In particolare, Roma ha sottolineato il forte legame che i ragazzi del Sud Italia sembrano avere con la Costituzione, nonostante le difficoltà che spesso caratterizzano il loro contesto formativo.

L’evento di Brindisi: una riflessione collettiva
L’iniziativa, organizzata dalla Prefettura di Brindisi insieme alla Fondazione nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce, ha visto la partecipazione di figure istituzionali locali di rilievo. Erano presenti il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, il presidente della Provincia Antonio Matarrelli, l’arcivescovo della Diocesi Brindisi-Ostuni monsignor Giovanni Intini, oltre ai vertici della magistratura e rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate. La finalità dell’evento è stata quella di valorizzare i principi fondamentali della Costituzione presso i giovani, per far sì che il testo diventi “una coscienza diffusa, accettata, rispettata e condivisa”, come sottolineato dal giudice costituzionale Valerio Onida.

La centralità della Costituzione secondo Claudio Gorelli
Claudio Gorelli, Presidente della Fondazione nazionale tra i Cavalieri di Gran Croce OMRI, ha richiamato l’attenzione sulla centralità della Costituzione per le nuove generazioni, evidenziando il suo ruolo di difesa contro i soprusi e gli attacchi alla libertà e alla democrazia. «La Costituzione italiana è la nostra difesa contro i soprusi, contro gli attacchi alla libertà e alla democrazia. Nonostante i suoi 76 anni, il testo costituzionale è ancora attualissimo e può rappresentare una guida per i giovani di oggi», ha affermato Gorelli. Inoltre, ha ribadito come i primi articoli della Costituzione, quelli che fissano i principi fondamentali, siano essenziali per comprendere le regole del vivere civile e debbano essere valorizzati, specialmente in un contesto storico così complesso come quello attuale.
L’importanza dell’esempio: le parole del prefetto Luigi Carnevale
Le conclusioni dell’evento sono state affidate al prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale, il quale ha offerto una riflessione particolarmente profonda sul valore storico e morale della Costituzione. «La nostra Costituzione – ha detto Carnevale – è il frutto del compromesso tra donne e uomini che, dopo le sofferenze indicibili della Seconda guerra mondiale e i regimi dittatoriali, hanno voluto costruire un futuro di pace e di democrazia. Il testo costituzionale è nato dal sangue e dal sacrificio di molti, e oggi continua a vivere grazie all’impegno quotidiano di chi serve il nostro Paese». Carnevale ha poi ricordato il contributo delle Forze dell’Ordine, che con il loro operato difendono concretamente i valori costituzionali: «Come ex funzionario di polizia, non posso dimenticare quanti colleghi abbiano sacrificato la loro vita per fedeltà alla Costituzione. La difesa della Costituzione non si fa solo con le parole, ma con l’esempio».

Il Prefetto ha anche invitato tutti i presenti a riflettere sul ruolo degli adulti nel trasmettere i valori costituzionali alle nuove generazioni: «Non possiamo limitarci a impartire obblighi e doveri ai giovani; dobbiamo offrire loro un esempio coerente e onesto, un testimone che essi possano raccogliere con orgoglio, coscienti di appartenere a un Paese che crede nei suoi valori e nei suoi principi fondanti». Questo richiamo all’importanza dell’esempio personale e dell’educazione civica è stato uno dei punti chiave del suo intervento, volto a sottolineare la responsabilità di ciascuno nel proteggere e tramandare il patrimonio di valori rappresentato dalla Costituzione.
Un patto intergenerazionale
L’incontro si è concluso con la distribuzione di una copia della Costituzione agli studenti delle scuole superiori di Brindisi presenti, simbolo di un patto di conoscenza e impegno reciproco tra le nuove generazioni e la Carta che rappresenta i fondamenti della nostra democrazia. Questo gesto simbolico ha voluto sottolineare l’importanza del contatto diretto con il testo costituzionale, affinché i giovani possano percepirne il valore e l’attualità, non solo come base giuridica, ma anche come guida per la vita civile e sociale.
L’evento di Brindisi ha dimostrato come la Costituzione italiana, nonostante i suoi 76 anni, continui a essere un punto di riferimento attuale e vitale per le nuove generazioni. Grazie all’impegno delle istituzioni e al coinvolgimento diretto dei giovani, il testo costituzionale può diventare una fonte di ispirazione e un faro per affrontare le sfide del presente e del futuro.