Il racconto di Marco Greco vibra di musica, amicizia e sogni. Parte del ricavato del libro edito da Brundisium.net destinato ad un alto scopo
di Antonio Portolano
«L’arte è un luogo sicuro nella vita per sperimentare i sentimenti, quelli gioiosi e quelli difficili. Abbiamo bisogno di nutrire il nostro cuore, di feroci emozioni, di perdonare e di innamorarci sempre, come in una romantica favola blues».
Con questa frase, Marco Greco ci invita a immergerci nel suo libro «Armi, chitarre e zaini – Una storia del Sud», un racconto che vibra di musica, amicizia e sogni. Pubblicato originariamente nel 2020 e ora tornato con una seconda edizione arricchita, il libro conferma la capacità dell’autore brindisino di trasformare storie di vita in avventure cariche di passione.
Un racconto che è musica e vita
Ambientato tra gli anni Ottanta e Novanta, questo romanzo-road movie segue il viaggio di cinque amici dal Salento all’Emilia Romagna. La loro meta? Diventare una rock’n’roll band di successo. Nel corso del viaggio, si intrecciano emozioni, sogni, utopie e storie d’amore, il tutto avvolto dalla musica, vera protagonista del racconto. Con riferimenti a testi musicali e il ritmo della vita vissuta, il libro celebra l’amicizia e il desiderio di libertà.
Ma questa edizione non si ferma solo alla narrativa. Parte del ricavato del libro verrà destinata all’acquisto di strumenti musicali da donare ad associazioni che si occupano di ragazzi con disabilità nella provincia di Brindisi. Una finalità sociale che aggiunge un ulteriore strato di valore a quest’opera già intensa. La prefazione è firmata da Dino Panza, armonicista della Via del Blues, mentre la revisione dei testi è curata da Michele Bombacigno.
Il libro è edito da Brundisium.net e distribuito in alcuni punti vendita di Brindisi: La Feltrinelli Point in Corso Umberto I 113, Mondadori Bookstore in Corso Garibaldi 38, e Edicola Fontana De Torres in via Cesare Battisti 2, all’angolo con Piazza della Vittoria.

Intervista a Marco Greco
Per saperne di più, abbiamo intervistato l’autore. Ecco cosa ci ha raccontato:
Perché leggere questo libro?
«Si tratta di un racconto che parla di amicizia, appartenenza e radici. Il tutto avviene attraverso la condivisione e la musica, il vero collante di questa trama road movie. Ho cercato di recuperare alcuni aspetti dei gruppi musicali degli anni ottanta e novanta. In quegli anni decine di ragazzi del sud Italia cercavano lavoro nelle regioni del nord. Alcuni portavano anche la loro arte negli scantinati dei palazzi di Bologna in cerca di un successo nella città simbolo della scena musicale indipendente italiana. I capitoli racchiudono anche una storia d’amore per il sud e la sua gente».
«Un racconto che va oltre le pagine, trasformando la musica in uno strumento di solidarietà e speranza». Ci spieghi?
«Questa seconda edizione di Armi, chitarre e zaini è stata pubblicata perché, fondamentalmente, porta con sé un nobile scopo: quello di donare, con una parte del ricavato della vendita, degli strumenti musicali a due associazioni della provincia di Brindisi che si occupano di disabilità e del recupero sociale di alcuni ragazzi. La musica può aiutare a fare nuovi sogni attraverso la creatività, l’impegno e la socializzazione».
La tua dedica a tanti amici impegnati cosa ti hanno lasciato? Insegnato? Trasferito?
«Non ho mai dimenticato gli amici volati in Cielo. Questo racconto è dedicato a loro. Tutti i personaggi principali del racconto portano il loro nome. Ognuno di essi è stato importante nella mia crescita umana e professionale. Il valore dell’amicizia riportata nel libro ha un ruolo fondamentale anche nella vita di tutti i giorni, nonostante qualche delusione… ma fa parte del gioco. Tutti i restanti personaggi del racconto hanno il nome degli amici che frequento abitualmente».
La prima stesura fu pubblicata originariamente nel 2020 durante il periodo del Covid. Qual è stata la tua esperienza e come ti ha cambiato?
«Durante il periodo del COVID ho lavorato normalmente. Uscivo da casa con le dovute autorizzazioni. Quando ero costretto a rimanere a casa, ho impiegato il mio tempo a scrivere, a leggere e ad ascoltare musica. Cosa che faccio abitualmente. Nonostante i vaccini, anche io sono stato infettato dal virus, ma nonostante ciò, ho cercato di reagire e di essere attento a non infettare le persone vicine, soprattutto gli anziani della mia famiglia. Il COVID non mi ha cambiato. Ha solo rafforzato alcune mie convinzioni: tolleranza, umanità, bellezza, cultura e condivisione sono gli unici valori in cui credere anche nei momenti di maggiore difficoltà. Valori da lasciare in eredità alle nuove generazioni».
La bibliografia di Marco Greco
Marco Greco è un autore che ha sempre raccontato il suo amore per la musica e il Sud. Ecco i suoi principali lavori:
«La città emergente. (non solo) Rock a Brindisi (1980-2015). Dalle radio libere alle nuove leve» (2015), edito da Brundisium.net.
«Ho sognato Robert Johnson – Brindisi: Dagli anni ’50 ai 2000 (Frammenti di musica e resistenza)» (2017), edito da Brundisium.net.
«Armi, chitarre e zaini – Una Storia del Sud» (2020), edito da Brundisium.net.
«Radio Brindisi on air. Da mamma Rai alle radio libere» (2023), edito da Brundisium.net.

Gli amici che vivono tra le pagine
Il cuore del libro è la dedica agli amici che hanno segnato la vita dell’autore. Marco Greco li ricorda con affetto: Anna Rita, Raffaella, Dario Bresolin, Donato Attanasi, Pierluigi Pesimena, Mario Sacrestano, Giorgio Bruno, Gaetano Quarta e Maurizio De Vito. I loro nomi vivono nei personaggi principali della storia, rendendola un vero inno all’amicizia e alla memoria.
Un libro da leggere e condividere
«Armi, chitarre e zaini» non è solo un libro: è un viaggio emozionante, un inno alla musica e all’amicizia. Acquistare questo libro significa anche contribuire a un progetto sociale importante, donando strumenti musicali a chi ne ha più bisogno. Non lasciatevelo sfuggire: è un’occasione per leggere una storia indimenticabile e fare del bene. Rock on!