Maltempo in Puglia, eventi estremi e crisi agricola

Un agricoltore pugliese preoccupato per le calamità atmosferiche, immagine generata con Dall-E

Siccità e nubifragi mettono in ginocchio l’agricoltura regionale: Coldiretti denuncia danni alle colture e invoca interventi urgenti

Nubifragi, tempeste di vento e fulmini hanno messo in ginocchio la Puglia, aggravando gli effetti di una siccità persistente che dura da oltre un anno. L’agricoltura regionale, già in crisi, registra perdite drammatiche, mentre Coldiretti chiede interventi urgenti.

Il maltempo colpisce un territorio già fragile

La Puglia è nuovamente in emergenza a causa di eventi atmosferici estremi che hanno provocato incendi, smottamenti, allagamenti e caduta di alberi. A pagarne le conseguenze non sono solo le città, ma anche le campagne, con colture compromesse e costi di irrigazione alle stelle. Secondo Coldiretti Puglia, nel 2025 si sono già registrati 5 episodi di maltempo violento, facendo salire a 162 il numero totale di eventi estremi negli ultimi due anni.

Un campo agricolo pugliese colpito da nubifragi, immagine generata con Dall-E

Raccolti dimezzati e crisi idrica senza precedenti

La combinazione tra siccità estrema e nubifragi sta causando un crollo nella produzione agricola. Il grano, l’olio d’oliva, le ciliegie e il miele sono tra i prodotti più colpiti, con cali superiori al 40%. La scarsa disponibilità di acqua sta anche riducendo il foraggio per gli allevamenti, aumentando i costi per il mangime e mettendo in difficoltà gli apicoltori, che hanno visto la produzione di miele dimezzarsi.

Regione Puglia chiede lo stato di calamità naturale

Di fronte a questa crisi senza precedenti, la Regione Puglia ha avanzato richiesta al Ministero per la dichiarazione di stato di calamità naturale. Il problema non riguarda solo la produzione agricola, ma anche la sicurezza alimentare e il sostentamento degli agricoltori, molti dei quali sono costretti ad abbandonare le loro attività.

Paesaggio rurale pugliese colpito da una tempesta di vento, immagine generata con Dall-E

Agricoltura in crisi: meno aziende, più costi

Il numero di aziende agricole, di silvicoltura e pesca in Italia è sceso sotto le 700mila unità per la prima volta. La difficoltà di sostenere i costi di produzione e la mancanza di politiche di supporto stanno accelerando l’abbandono delle campagne. La Coldiretti sottolinea l’importanza di un sostegno economico concreto, anche a livello europeo, per garantire la sopravvivenza del settore primario.

L’Europa interviene: nuove misure per gli agricoltori

Una notizia positiva arriva dall’Unione Europea, che ha accolto una delle richieste avanzate da Coldiretti: la modifica del regolamento “de minimis” per l’agricoltura. La soglia degli aiuti di piccola entità è stata raddoppiata, passando da 25mila a 50mila euro in tre anni, consentendo agli Stati di erogarli senza doverli notificare alla Commissione. Questo intervento dà maggiore margine di manovra ai governi per sostenere le filiere in difficoltà.

La necessità di una sovranità alimentare europea

La sicurezza alimentare deve diventare una priorità strategica per l’Europa. Coldiretti evidenzia come sia fondamentale destinare le risorse della Politica agricola comune solo ai veri agricoltori, proteggendo così la produzione interna e riducendo la dipendenza dall’estero. Il rischio di perdere terreni agricoli non comporta solo danni economici, ma anche ambientali, con un aumento delle emissioni e una riduzione della biodiversità.

Uliveto pugliese colpito da una grandinata, immagine generata con Dall-E

Il futuro dell’agricoltura pugliese

Per affrontare la crisi climatica e garantire la continuità della produzione agricola in Puglia, servono misure strutturali e investimenti mirati. La transizione verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente è una necessità, così come un maggiore sostegno economico ai produttori locali. Solo così si potrà preservare il futuro di un settore che rappresenta un pilastro dell’economia regionale e nazionale.

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