Ospedale Perrino di Brindisi, primo centro Car-T in Puglia

Terapia Car-T, ospedale Perrino di Brindisi primo centro di Puglia

L’ospedale Perrino di Brindisi diventa il primo centro in Puglia e il terzo nel Sud Italia per la cura del mieloma multiplo con la Car-T

di Antonio Portolano

BRINDISI – L’ospedale Perrino di Brindisi, già riconosciuto nel 2024 come secondo centro in Puglia per la cura del linfoma con la terapia cellulare immunitaria Car-T (Chimeric antigen receptor t-cell), ha ottenuto il 12 febbraio scorso l’accreditamento per estendere questa innovativa procedura anche al mieloma multiplo. Tale riconoscimento colloca la struttura al primo posto a livello regionale e al terzo nell’intero Sud Italia per il trattamento di questa grave patologia del sangue, confermando il ruolo centrale che il Perrino riveste nella sanità pugliese. L’annuncio ufficiale è giunto a conclusione di un iter complesso, che testimonia l’elevata competenza dei reparti di Ematologia e Medicina trasfusionale, incaricati di eseguire la procedura. Per la popolazione pugliese, ciò si traduce in una maggiore accessibilità a cure d’avanguardia, senza la necessità di lunghe trasferte verso altri centri.

Il percorso di accreditamento

Il cammino verso l’accreditamento è iniziato nel giugno 2023, quando la regione Puglia ha autorizzato per la prima volta l’ospedale Perrino a utilizzare la terapia Car-T nella cura di alcuni tumori Ematologici refrattari alle terapie convenzionali, in particolare il linfoma non Hodgkin e la Leucemia acuta linfoblastica b. La prima infusione è stata eseguita il 22 gennaio 2024, inaugurando una nuova era terapeutica per i pazienti pugliesi. Da allora, sono stati trattati nove pazienti, di età mediana pari a 48 anni: tre provenivano da Lecce, due dalla Bat, uno da Foggia e tre dalla provincia di Brindisi.

L’ottenimento dell’autorizzazione, ufficializzato il 12 febbraio 2025, ha esteso le potenzialità del Perrino anche al mieloma multiplo, rendendo l’ospedale un centro di riferimento non solo per l’intera regione ma anche per tutto il Mezzogiorno. In questo modo, la struttura si è assicurata il primato in Puglia e la terza posizione nel Sud Italia per l’applicazione della Car-T ai mielomi.

Terapia Car-T, ospedale Perrino di Brindisi strumentazione

Car-T e mieloma multiplo, la nuova frontiera

Il mieloma multiplo è un tumore ematologico originato dalla trasformazione delle plasmacellule, elementi chiave del sistema immunitario. Questa neoplasia fa parte di un gruppo eterogeneo di malattie del sangue che include linfomi e leucemie, spesso affrontate con terapie tradizionali che, in diversi casi, non portano a una remissione definitiva. La Car-T, invece, rappresenta la punta di diamante della medicina personalizzata e di precisione, poiché prevede il prelievo e la modifica genetica dei linfociti del paziente, poi reintrodotti per riconoscere e distruggere selettivamente le cellule tumorali.

L’esperienza maturata dal Perrino dal 2024 gli ha permesso di sviluppare competenze multidisciplinari fondamentali per assicurare procedure di alta complessità all’interno della rete sanitaria pugliese. Grazie a questa esperienza, il mieloma multiplo può ora essere trattato con strategie d’avanguardia, offrendo prospettive di cura più ampie e al contempo riducendo la necessità per i pazienti di spostarsi in altri centri.

Procedure e impatto clinico

La complessità della Car-T si rispecchia nell’organizzazione necessaria a gestirla in modo sicuro. Nei reparti di Ematologia e Medicina trasfusionale si eseguono la linfocitoaferesi (prelievo di linfociti) e l’infusione finale: i campioni vengono inviati in laboratori specializzati, situati in Olanda, Svizzera o Stati Uniti, dove subiscono modifiche genetiche per esprimere un recettore (Car) capace di riconoscere e attaccare il tumore. Una volta reintrodotti, questi linfociti diventano veri e propri “cacciatori” di cellule malate.

Oltre ai benefici terapeutici, la possibilità di ricevere la Car-T a Brindisi riduce la cosiddetta mobilità passiva, cioè la necessità di spostarsi fuori regione. Restare in Puglia consente al paziente di beneficiare del supporto della famiglia e di un ambiente più vicino alle proprie esigenze, assicurando continuità nel percorso di cura e un maggior benessere psicologico.

Terapia Car-T, ospedale Perrino di Brindisi apparecchiature

I vantaggi per i pazienti pugliesi

Prima dell’accreditamento, molti pugliesi erano costretti a recarsi in centri di riferimento situati in altre regioni per accedere a terapie cellulari avanzate, sostenendo costi e disagi significativi. Oggi, la Puglia non solo si allinea con le realtà più virtuose a livello nazionale, ma offre un punto di riferimento anche per le regioni limitrofe del Sud, con un conseguente miglioramento della gestione dei pazienti e un risparmio di risorse.

Avere un polo d’eccellenza come l’ospedale Perrino sul proprio territorio significa poter contare su risorse umane e strutturali di alto livello, in grado di rispondere a situazioni cliniche complesse senza dover affrontare i disagi di un trasferimento lontano da casa. Questa vicinanza incide positivamente anche sulle tempistiche di intervento e sull’efficacia dei trattamenti.

Domenico Pastore direttore di Ematologia

Le dichiarazioni ufficiali

«È un processo terapeutico molto complesso – ha spiegato il direttore di Ematologia, Domenico Pastore – in cui è coinvolto un team multidisciplinare composto da ematologi, trasfusionisti, farmacisti, neurologi, cardiologi e intensivisti. Le terapie con Car-T offrono una possibilità di cura a pazienti con alcuni tipi di linfoma non hodgkin o di leucemia acuta linfoblastica b che non rispondono alle terapie convenzionali».

«Il paziente – aggiunge il direttore di medicina trasfusionale, Antonella Miccoli – effettua nel nostro centro una linfocitoaferesi, cioè un prelievo di linfociti, cellule del sangue, che vengono inviati in laboratori altamente specializzati in Olanda, Svizzera o Stati Uniti, per essere modificati geneticamente in modo da far esprimere sulla loro superficie un recettore (Car) in grado di riconoscere, attaccare e distruggere le cellule tumorali di quel paziente. Le cellule poi vengono trasportate nel centro che ha in cura il paziente e reinfuse».

«Il mieloma appartiene a un gruppo eterogeneo di tumori del sangue, insieme ai linfomi e alle leucemie, e deriva dalla trasformazione delle plasmacellule. Le terapie con Car-T, eseguite in pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali, sono la massima espressione di medicina personalizzata e di precisione, perché può essere utilizzata solo in quel paziente per colpire le cellule tumorali» – chiarisce ancora il direttore di ematologia, Domenico Pastore, illustrando gli sviluppi più recenti applicati al mieloma.

«I pazienti effettuano in un ambulatorio dedicato una linfocitoaferesi. Tali linfociti, cellule del sangue, vengono inviati negli Stati Uniti per essere ingegnerizzati e istruiti a riconoscere e aggredire le cellule del mieloma di quel paziente. Successivamente le cellule ritornano a Brindisi per essere infuse al paziente nel centro trapianto di midollo» – prosegue il direttore di medicina trasfusionale, Antonella Miccoli.

«Con la Car-T – conclude Pastore – nel corso del 2024 sono stati già curati 9 pazienti provenienti da varie province: tre da Lecce, due dalla Bat, uno da Foggia e tre da Brindisi. Con questo nuovo traguardo che potenzia la nostra offerta di cura riusciremo a garantire la terapia con Car-T a pazienti con mieloma di altre province pugliesi e regioni limitrofe, riducendo il fenomeno della mobilità passiva».

Antonella Miccoli direttore di Medicina trasfusionale e il direttore generale Asl Maurizio De Nuccio

Il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, «ringrazia i direttori di struttura e tutto il personale per l’impegno che ha consentito di ottenere questo grande risultato. La procedura Car-T rappresenta una vera eccellenza: la Asl Brindisi diventa un centro di riferimento in questo settore, non solo per i pazienti del territorio ma anche per quelli di tutte le regioni del Sud».

La visione futura dell’ospedale Perrino

La conquista dell’accreditamento per il mieloma multiplo e la conferma del percorso avviato sul linfoma costituiscono un passo fondamentale non solo per l’ospedale Perrino, ma per l’intera rete oncologica e onco-ematologica del Mezzogiorno. L’impegno sinergico tra ematologia e medicina trasfusionale, unito all’investimento in ricerca e formazione, ha portato a un risultato che rivoluziona la gestione di patologie ematologiche gravi.

Dotarsi di procedure avanzate come la Car-T significa offrire un orizzonte di speranza a pazienti un tempo privi di opzioni terapeutiche realmente efficaci. Con il Perrino ora in grado di accogliere e trattare i pazienti locali e quelli provenienti dalle regioni vicine, la Puglia si colloca all’avanguardia in un settore cruciale per la medicina contemporanea, contribuendo a elevare gli standard di cura a beneficio di tutta la collettività.

Tra i vantaggi la riduzione della mobilità passiva

Il rafforzamento della sanità pugliese passa attraverso l’ottimizzazione di risorse e la riduzione della mobilità passiva. In prospettiva, lo sviluppo delle terapie cellulari potrà estendersi a ulteriori ambiti, consolidando sempre più il ruolo dell’ospedale Perrino come centro di eccellenza e testimonianza di come l’innovazione, la competenza del personale e la corretta governance possano elevare la qualità e l’accessibilità delle cure. Con l’accreditamento per la Car-T anche sul mieloma multiplo, l’ospedale Perrino conferma la sua vocazione all’eccellenza, offrendo un servizio di alto valore che pone la Puglia in posizione di primo piano nello scenario nazionale e meridionale.