Il primo nido di tartarughe scoperto a Torre Guaceto rivela 102 esemplari di Caretta caretta. La riserva centro vitale per la biodiversità
di Antonio Portolano
Miracolo della vita a Torre Guaceto: nascono 102 tartarughe marine e tornano al mare
BRINDISI – Il primo ritrovamento documentato di un nido di tartarughe marine a Torre Guaceto ha portato alla nascita di 102 esemplari di Caretta caretta. La riserva naturale di Torre Guaceto si conferma ancora una volta un eccezionale laboratorio di biodiversità. Le piccole tartarughe sono nate accanto al Centro Recupero Tartarughe Marine, vicino ai loro fratelli meno fortunati.

Scoprire un nido di tartarughe marine è di per sé un evento straordinario, ma la scoperta di 102 tartarughe rende questo evento ancora più eccezionale. Torre Guaceto dimostra la sua importanza come rifugio per specie minacciate, grazie alla dedizione del Consorzio di Gestione e dei volontari.

Ritrovamento straordinario a Punta Penna Grossa
Nel fronte nord del parco, in località Punta Penna Grossa, si è verificato un evento senza precedenti. Antonio Fiume, uno dei primi attivisti storici del parco e fondatore della cooperativa Thalassia, ha scoperto il primo nido di tartarughe marine mai documentato nella riserva. Questa scoperta ha dato il via a una missione di tutela, coinvolgendo un’intera comunità di volontari e operatori.
Sorveglianza instancabile per la conservazione
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, insieme ai volontari di “Io sono Torre Guaceto” e ai giovani dei campi estivi WWF, ha attuato una sorveglianza h24 per proteggere il nido. Il presidio notturno è stato particolarmente impegnativo, ma la dedizione ha garantito la sicurezza delle uova. Questo sforzo collettivo ha contribuito a preservare una specie minacciata, dimostrando la straordinaria resilienza e collaborazione tra persone con un obiettivo comune.

Il miracolo della nascita di 102 tartarughe marine
Il biologo faunista Giacomo Marzano, responsabile del Centro Recupero Tartarughe Marine di Torre Guaceto, ha raccontato con emozione: «Nei giorni abbiamo monitorato la schiusa di numerose uova, fino ad arrivare a registrare la nascita naturale di 88 esemplari. Poi, questa mattina, come da protocollo di tutela CITES, a tre giorni dal blocco delle schiuse, temendo che la pioggia avesse eccessivamente compattato la sabbia, impedendo agli animali di emergerne, siamo intervenuti per agevolare l’apertura delle ultime uova. Sono venute così al mondo ulteriori 14 tartarughe marine». Al termine del processo, il nido è stato esaminato e sono state trovate 4 uova non fecondate e 9 in cui lo sviluppo si era interrotto.

Conservazione e biodiversità a Torre Guaceto: un modello di successo
Questo evento rappresenta un enorme traguardo per il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, che da oltre vent’anni è impegnato nella protezione di quest’area di straordinaria biodiversità. Durante l’estate, il Consorzio ha guidato e stabilito le linee guida per la tutela di altri nidi di tartaruga marina lungo la costa nord-adriatica pugliese, dimostrando la centralità della riserva come modello di conservazione.

Rocky Malatesta, presidente del Consorzio, ha espresso l’essenza di questo impegno: «È la celebrazione della vita, emblema dell’impegno costante per la tutela della natura che questo ente mette in campo da oltre 20 anni, con il contributo dei suoi operatori, così tanto dediti alla protezione della riserva da essere impegnati nelle attività di salvaguardia anche come volontari e delle associazioni da sempre schierate al nostro fianco».

Torre Guaceto, un santuario per la natura e la biodiversità
Torre Guaceto si conferma un vero santuario di biodiversità, un luogo in cui la natura trova una protezione attiva e dedicata. L’impegno del Consorzio di Gestione non è solo locale, ma rappresenta un faro di speranza per la conservazione marina in tutta Italia e oltre, dimostrando che la dedizione può fare la differenza nella tutela del patrimonio naturale.

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