La Regione Puglia coinvolge cittadini e stakeholder nel processo di consultazione per definire un quadro normativo
BARI – La Puglia si pone l’obiettivo di contribuire attivamente alla decarbonizzazione e alla transizione energetica, in linea con le direttive nazionali ed europee. Il disegno di legge, composto da dieci articoli, intende favorire l’adozione di energie rinnovabili riducendo al contempo l’impatto ambientale. Alessandro Delli Noci, assessore allo sviluppo economico della Regione, ha sottolineato l’importanza di questo passo per raggiungere gli obiettivi comunitari fissati per il 2050, che prevedono una riduzione delle emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La sfida, ha dichiarato Delli Noci, è quella di sviluppare le energie rinnovabili tutelando al contempo il paesaggio e l’identità culturale della regione.

Iter di consultazione pubblica e coinvolgimento degli stakeholder
Come previsto dalla Legge Regionale n. 28 del 2017 sulla partecipazione, la Regione ha avviato un iter di consultazione pubblica del disegno di legge. I cittadini, le imprese, le associazioni e gli enti locali sono invitati a partecipare, esprimendo opinioni e suggerimenti sia tramite il portale Puglia Partecipa (https://partecipazione.regione.puglia.it) sia attraverso audizioni nelle sedi delle commissioni consiliari competenti, come la IV (Sviluppo economico) e la V (Ambiente), riunite in seduta congiunta. L’obiettivo è raccogliere contributi utili per migliorare e integrare il testo della normativa, garantendo una pianificazione energetica condivisa e rispettosa del territorio.
La distinzione tra aree idonee, non idonee e ordinarie
Il disegno di legge propone una chiara classificazione delle superfici e delle aree per l’installazione degli impianti. Le aree idonee beneficeranno di un procedimento autorizzativo semplificato, con un parere paesaggistico non vincolante, favorendo una rapida implementazione degli impianti. Le aree non idonee, pur non escludendo del tutto l’insediamento, richiederanno una procedura autorizzativa più complessa e vincolata da specifici criteri paesaggistici, in collaborazione con gli assessorati all’ambiente e all’agricoltura.
Le superfici ordinarie, che non rientrano né tra le idonee né tra le non idonee, saranno soggette a procedimenti autorizzativi che bilanciano la tutela dei beni ambientali e paesaggistici con l’esigenza di favorire la decarbonizzazione del sistema energetico regionale. Inoltre, il disegno di legge vieta l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra nelle aree agricole, salvo eccezioni specifiche, ma lascia aperta la possibilità di impianti agrivoltaici sperimentali.

La norma transitoria e le sfide della Puglia
Un aspetto cruciale del disegno di legge riguarda la norma transitoria, che si riferisce alla gestione delle numerose richieste pendenti per nuovi impianti. Con un parco progetti che attualmente supera i 90 gigawatt, l’assessore Delli Noci ha ribadito l’importanza di non applicare la nuova legge ai procedimenti autorizzatori che hanno già ottenuto pareri favorevoli o titoli di compatibilità ambientale. La Puglia, che già produce 6 gigawatt di energia rinnovabile, deve aggiungerne altri 7 entro il 2030, e la gestione delle domande in corso sarà determinante per evitare ritardi e sanzioni.
La posizione dei consiglieri regionali
Durante l’esame del disegno di legge nelle commissioni congiunte, il consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo di “La Puglia Domani”, ha espresso il proprio supporto per l’impostazione generale della normativa, sottolineando però la necessità di ulteriori chiarimenti. Pagliaro ha evidenziato come sia fondamentale evitare l’insediamento indiscriminato di impianti eolici e fotovoltaici che possano compromettere il paesaggio e il suolo agricolo, insistendo su un uso razionale delle aree degradate, industriali o di scarso valore ambientale per minimizzare l’impatto.
Secondo Pagliaro, le aree agricole devono essere tutelate con rigore, evitando che l’agrivoltaico diventi uno strumento per l’installazione indiscriminata di nuovi impianti fotovoltaici. Ha inoltre richiesto una revisione dei progetti già approvati per assicurarsi che rispettino criteri paesaggistici stringenti, ribadendo l’importanza di preservare il territorio pugliese e la sua identità culturale.
Un percorso partecipativo per un futuro sostenibile
L’approvazione del disegno di legge sulle aree idonee per impianti da fonti rinnovabili rappresenta un passo cruciale per la Regione Puglia verso la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici. La partecipazione pubblica, l’ascolto dei territori e la collaborazione con gli enti locali e le associazioni saranno fondamentali per arrivare a un testo definitivo che tuteli il paesaggio pugliese e favorisca uno sviluppo sostenibile e condiviso. Le prossime settimane saranno decisive per giungere a un accordo e garantire l’approvazione della normativa entro i termini stabiliti.

I tempi stretti dettati dal presidente Mazzarano
Il presidente della V Commissione, Michele Mazzarano, ha sottolineato l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del disegno di legge, annunciando un calendario di lavori serrato. Considerata la necessità di ascoltare un vasto numero di portatori d’interesse e garantire un processo partecipativo ampio, Mazzarano ha programmato convocazioni delle commissioni congiunte due volte a settimana. L’obiettivo è di giungere a una versione definitiva del testo entro dicembre 2024, rispettando così i termini imposti dal governo nazionale ed evitando il rischio dell’esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato. Inoltre, rispettare queste tempistiche è essenziale per salvaguardare il fondo regionale di perequazione, che potrebbe essere compromesso in caso di ritardi o mancata approvazione della legge.