Cold ironing, i porti di Bari e Brindisi hub sostenibili

Nave da crociera nel porto di Brindisi

Appalto da 28 milioni per il cold ironing nei porti di Bari e Brindisi: innovazione, sostenibilità e riduzione delle emissioni

La transizione ecologica nei porti italiani compie un significativo balzo in avanti. Bari e Brindisi, due tra i più importanti scali dell’Adriatico, si preparano ad accogliere sistemi di cold ironing, una tecnologia che consente alle navi di spegnere i motori diesel durante l’ormeggio, riducendo sensibilmente le emissioni inquinanti e l’impatto acustico. Questo progetto, dal valore complessivo di oltre 28 milioni di euro, rappresenta una svolta epocale per il trasporto marittimo.

Elettrificazione dei porti: il cold ironing rivoluziona Bari e Brindisi

Lo scorso 30 dicembre, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha completato la procedura di gara per la progettazione e realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi. L’appalto è stato aggiudicato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia e Acreide di Napoli, che realizzerà i lavori e le relative progettazioni tecniche.

Le verifiche amministrative hanno confermato la validità del progetto, e l’ente è pronto ad avviare già entro gennaio la consegna dei lavori in via d’urgenza. Gli interventi previsti includono non solo l’elettrificazione delle banchine, ma anche l’installazione di impianti fotovoltaici per alimentare parzialmente i sistemi, riducendo il fabbisogno energetico.

Cold ironing il rendering del porto di Brindisi

Come funzioneranno i nuovi impianti

La tecnologia di cold ironing consente alle navi attraccate di collegarsi a una rete elettrica di terra, eliminando la necessità di utilizzare i motori ausiliari alimentati a diesel per la produzione di energia elettrica a bordo. Questo sistema innovativo sarà implementato nei seguenti siti:

  • Banchina 10 del porto di Bari: saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente. L’impianto sarà progettato per gestire contemporaneamente due navi Ro-Ro/Ro-Pax oppure una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera. Sarà installato un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.
  • Punta delle Terrare nel porto di Brindisi: l’area sarà attrezzata per l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax. Il sistema includerà un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV, predisposto per un futuro ampliamento che consentirà anche l’ormeggio di navi da crociera.

Fotovoltaico: una risorsa complementare

Un altro aspetto centrale del progetto riguarda l’energia rinnovabile. Saranno installati impianti fotovoltaici sia a Bari che a Brindisi, i quali contribuiranno a coprire parte del fabbisogno energetico dei sistemi di cold ironing. Oltre a sostenere l’elettrificazione delle banchine, questa energia sarà impiegata per altre necessità portuali, come la catena del freddo, l’illuminazione pubblica e le operazioni portuali.

Le dichiarazioni ufficiali: una rivoluzione per i porti pugliesi

Il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Contrammiraglio Vincenzo Leone, ha descritto l’iniziativa come un momento storico: «Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti, è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere».

Cold ironing il rendering del porto di Bari

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «I porti di Bari e Brindisi saranno sempre più attrezzati e sostenibili, e sempre più competitivi. La Regione ha voluto fortemente questo investimento in ecosostenibilità, finanziato nell’ambito del PAC 2014-2020. Ringrazio l’Autorità portuale del Mare Adriatico Meridionale per lo sforzo profuso».

Benefici per l’ambiente e le comunità

L’obiettivo principale del progetto è ridurre drasticamente le emissioni inquinanti prodotte dai motori diesel delle navi durante le soste in porto. Le stime indicano una significativa diminuzione di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, con un impatto positivo anche sull’inquinamento acustico, migliorando così la qualità della vita nelle comunità portuali e nei territori circostanti.

Un investimento strategico per il futuro

Il progetto, finanziato per oltre 28 milioni di euro attraverso il Programma di Azione e Coesione 2014-2020, posiziona i porti di Bari e Brindisi come pionieri nella transizione ecologica. Con l’avvio dei lavori previsto per gennaio, il processo di trasformazione green dei due scali entrerà nella sua fase operativa, consolidandone il ruolo strategico nel Mediterraneo.