Consorzio Nautico Puglia e Navigo Toscana, ok alla convenzione

Nella schermata le rotte degli yacht,, fonte Navigo Toscana

La Puglia brilla al Salone Nautico di Puglia (Snim 2024). Brindisi e la Puglia entrano nella rete delle Marine d’Italia

di Antonio Portolano

Danese: «Brindisi e la Puglia, un esempio virtuoso»

BRINDISI – «Oggi Brindisi e la Puglia sono un esempio virtuoso nella blue economy. È la prima volta che è il governo a chiamarci a far parte delle Marine d’Italia. Non siamo noi a bussare alla porta chiedendo di essere inseriti». Così con orgoglio Giuseppe Danese, presidente del Distretto Nautico Puglia, durante il convegno al Snim 2024. La sua visione fiera e ambiziosa si è concretizzata con la firma del protocollo d’intesa tra il Consorzio Nautico Puglia e Navigo Toscana, una collaborazione che sottolinea l’importanza strategica della regione Puglia nel Mediterraneo e nel turismo nautico internazionale.

Giuseppe Danese presidente Distretto nautico di Puglia

Un cambiamento di mentalità in Puglia

Danese ha spiegato il percorso di evoluzione che la Puglia ha intrapreso nel settore nautico. «All’inizio, nessuno voleva collaborare o fare rete, ma quando abbiamo presentato il progetto, l’adesione è stata immediata. Abbiamo elevato gli standard dei servizi e creato linee guida ispirandoci ai porti balcanici per essere competitivi. Inoltre, abbiamo intrapreso missioni internazionali con la Regione Puglia per promuovere il nostro brand. Il governo regionale ha compreso l’importanza della nautica come risorsa economica e ha investito risorse significative, anche nella digitalizzazione dei porti turistici».

Claudio Gorelli: i cinque pilastri per lo sviluppo delle marine

Un punto focale del convegno è stato l’intervento di Claudio Gorelli, presidente della Marina di Brindisi, che ha approfondito i fattori chiave per lo sviluppo delle marine. Gorelli ha delineato cinque pilastri fondamentali:

1. Professionalità: «Il personale dei porti turistici deve essere altamente qualificato e formato in base ai mercati di riferimento, siano essi residenti o ospiti internazionali. È strategico che chi dirige una marina, dal direttore allo staff tecnico, possieda competenze in grado di gestire relazioni con tutte le realtà turistiche e commerciali. Il successo di una marina dipende da una filiera coerente, che va dagli ormeggiatori fino all’office management».

2. Servizi: Gorelli ha sottolineato l’importanza di offrire un’esperienza paragonabile a quella di un hotel di lusso: «I clienti delle marine del Mediterraneo sono abituati a standard elevati in paesi come Grecia, Francia e Spagna. Dobbiamo competere offrendo servizi completi sia in mare che a terra. Dalla ristorazione alle esperienze emozionali, fino a quelle culturali e percorsi ambientali: tutto questo fa parte dell’offerta di una marina e deve essere di qualità».

3. Alleanze: «Le collaborazioni devono andare oltre le singole marine», ha affermato Gorelli. «È fondamentale creare alleanze con le autorità locali e gli operatori turistici del territorio per far crescere le marine. Questo permette di sviluppare sinergie che rendono i porti turistici veri centri economici e sociali delle città».

Claudio Gorelli presidente del Marina di Brindisi

4. Formazione e promozione: Infine, Gorelli ha evidenziato l’importanza della formazione e della promozione. «Non basta sapere o saper fare, bisogna far sapere. I servizi delle marine devono essere pubblicizzati con le giuste strategie per attrarre i mercati di riferimento. Se una marina cresce, cresce tutta la città attorno ad essa».

5. Comunicazione e visibilità: Gorelli ha aggiunto un quinto pilastro, sottolineando il ruolo cruciale della comunicazione. «Oggi, grazie alle nuove tecnologie, abbiamo strumenti avanzati per promuovere le nostre marine a livello globale. È fondamentale far conoscere i servizi e l’offerta dei porti turistici ai diportisti internazionali e locali. La visibilità è la chiave per attrarre nuovi clienti e consolidare la posizione di una marina sul mercato internazionale».

La collaborazione tra Puglia e Toscana: una sinergia strategica

L’importante protocollo firmato tra il Consorzio Nautico Puglia e Navigo Toscana non è un’iniziativa isolata, ma il risultato di anni di dialogo e collaborazione tra le due regioni. Puglia e Toscana condividono una visione comune di sviluppo sostenibile del turismo nautico, basato su eccellenza nei servizi, formazione e integrazione con i territori locali. Questo accordo rappresenta un passo avanti significativo per entrambe le realtà, ponendo le basi per nuove sinergie a livello nazionale e internazionale.

Il modello Toscana: una rete di successo

Intervento di rilievo è stato quello di Pietro Angelini, direttore generale di Navigo Toscana, che ha raccontato l’esperienza di successo del sistema toscano: «Siamo partiti 20 anni fa con 7 aziende, oggi lavoriamo con 200 imprese del settore nautico. Abbiamo creato una rete che ha generato più di 3 miliardi di euro di investimenti».

Pietro Angelini direttore generale Navigo Toscana

Angelini ha spiegato che il segreto del successo è stato mettere insieme costruttori, fornitori e operatori del settore, creando un ecosistema solido e ben integrato. «Ogni anno organizziamo 1200 incontri business to business e abbiamo condotto oltre 300 ricerche. Questo ci ha permesso di sviluppare sinergie anche con grandi gruppi industriali come Fincantieri e Leonardo, solo per fare degli esempi».

Il direttore di Navigo Toscana ha anche sottolineato l’importanza della formazione. «Una delle ultime figure professionali che abbiamo creato è quella del Marina Manager, una figura cruciale per la gestione moderna dei porti turistici. La formazione è centrale: in Toscana formiamo circa 160 ragazzi all’anno e negli ultimi dieci anni abbiamo assunto 1100 persone su 1500 formati».

Angelini ha poi enfatizzato la posizione strategica della Puglia: «La Puglia è il gate più importante dell’Adriatico e del Tirreno. Con i nostri 12 porti toscani consorziati, lavoriamo su un network che si estende anche su mercati internazionali, dal Mediterraneo fino al Mar Rosso».

Un momento del convegno

L’evoluzione della rete delle Marine d’Italia

La creazione della rete delle Marine d’Italia rappresenta un traguardo fondamentale per il turismo nautico italiano. Un’iniziativa di grande portata, che intende unire sotto un’unica governance tutte le realtà portuali del Paese, garantendo standard elevati e servizi uniformi per i turisti nautici.

La chiamata della Puglia a far parte di questo progetto da parte del governo italiano è un riconoscimento dell’importanza strategica della regione nel Mediterraneo e delle sue infrastrutture nautiche. L’obiettivo è creare una rete capace di competere con i principali porti turistici internazionali, consolidando il turismo nautico come pilastro della blue economy italiana.

Francesco Di Filippo: porti turistici protagonisti

Francesco Di Filippo vice presidente vicario Assonautica italiana

Anche Francesco Di Filippo, vicepresidente vicario di Assonautica, ha parlato del ruolo centrale dei porti turistici nel piano strategico del turismo italiano. «Finalmente il turismo nautico è considerato una parte integrante del turismo nazionale, al pari di altri segmenti. I porti turistici non sono più solo parcheggi per barche, ma vere e proprie destinazioni turistiche, con un’offerta di servizi che migliora ogni anno». Di Filippo ha inoltre evidenziato come i vari decreti del turismo stiano sostenendo questo settore con finanziamenti dedicati, puntando a rendere i porti sempre più accessibili e integrati nel territorio.

Blue Marine Awards: innovazione e sostenibilità

In conclusione, Walter Vassallo, fondatore dei Blue Marine Awards, ha ricordato l’importanza di puntare su innovazione e sostenibilità per il futuro delle marine italiane: «Stiamo vivendo un momento unico. I marina stanno diventando veri motori economici delle città.

Walter Vassallo fondatore Blue Marina Awards

Con i Blue Marine Awards, vogliamo premiare le strutture che investono in sostenibilità, servizi innovativi e turismo esperienziale». Vassallo ha sottolineato come questa iniziativa stia già coinvolgendo oltre 200 strutture italiane, tra cui molte della Puglia, che si prepara a rafforzare la sua leadership all’interno della rete delle Marine d’Italia.