Folkbiology, workshop internazionale all’UniSalento

La gente che interagisce con la natura, immagine generata con Dall-E

Workshop all’Università del Salento per scoprire come il pensiero spontaneo influenzi la biodiversità e la tutela ambientale

Come l’uomo percepisce, comprende e classifica la natura è il tema centrale del workshop internazionale “Folkbiology: pensiero popolare ed enti biologici”, che si terrà lunedì 24 febbraio presso la “Sala Chirico” del Monastero degli Olivetani a Lecce. Organizzato dal Dottorato in “Filosofia: Forme e storia dei saperi filosofici” dell’Università del Salento, in collaborazione con l’Università Sorbona di Parigi e l’Università di Colonia, l’evento rappresenta un momento cruciale per la ricerca interdisciplinare in Italia e in Europa.

Cos’è la folkbiology e perché è importante

La folkbiology è una disciplina che studia come l’essere umano elabora spontaneamente e categorizza la realtà biologica. Analizza i meccanismi cognitivi con cui le persone classificano animali e piante, spesso in modi che differiscono dalle tassonomie scientifiche. Questo campo, ancora poco esplorato in Europa, assume un ruolo chiave nella comprensione dei rapporti tra pensiero popolare e ambiente. Per la prima volta in Italia, questo workshop porta alla luce quanto le conoscenze tradizionali possano contribuire alla scienza moderna e alla salvaguardia della biodiversità.

Un paesaggio tradizionale, ricercatori, bambini e animali, immagine generata con Dall-E

Obiettivi chiave del workshop: linguistica, tradizione e ambiente

Il workshop si focalizza su tre obiettivi principali. Primo, sviluppare una ricerca linguistica e dialettologica per recuperare le classificazioni popolari di flora e fauna nel Salento, patrimonio immateriale in via di erosione. Secondo, salvaguardare le conoscenze biologiche popolari, integrandole nel dibattito scientifico per rafforzare la consapevolezza culturale e ambientale. Terzo, promuovere la tutela dell’ambiente tramite la trasmissione dei saperi ecologici tradizionali. Questi aspetti sono fondamentali per preservare la biodiversità e sostenere pratiche ambientali sostenibili.

Programma e relatori di prestigio internazionale

Il workshop sarà aperto dai saluti istituzionali della professoressa Maria Antonietta Aiello, prorettrice vicaria, e del professore Genuario Belmonte, delegato del rettore al Patrimonio museale di UniSalento. Il professor Igor Agostini, coordinatore del Dottorato, introdurrà la giornata. Il momento clou sarà la lectio magistralis del dottor Song He della King Abdullah University (Arabia Saudita), che presenterà la scoperta di una nuova specie di cernia nata dall’ibridazione tra due specie differenti, una ricerca pubblicata nel 2024 con importanti implicazioni per la biologia evolutiva.

Contributi accademici e radici locali

Gli interventi dei professori Giovanni Ferri della Lumsa, Anyla Saraci della Fan Noli University (Albania), Eugenio Imbriani e Rita Accogli di UniSalento offriranno approfondimenti sulle tradizioni locali e sul ruolo delle conoscenze popolari nella ricerca scientifica. I dottori Mario Santino e Francesco Casciaro, borsisti di ricerca sulla folkbiology, presenteranno i loro studi innovativi, evidenziando come le credenze popolari possano arricchire la moderna ecologia e le strategie di sostenibilità.

Ricercatori in un paesaggio rurale, immagine generata con Dall-E

Valorizzare il sapere tradizionale per il futuro della biodiversità

«Recuperare e valorizzare le conoscenze popolari è fondamentale per proteggere la biodiversità e rafforzare l’identità culturale» ha affermato il professor Agostini. Attraverso la folkbiology, è possibile creare un ponte tra tradizione e scienza, contribuendo alla salvaguardia degli ecosistemi e alla diffusione di pratiche ambientali consapevoli.

Interdisciplinarità e della collaborazione internazionale

Questo workshop sottolinea la necessità di un approccio interdisciplinare. L’integrazione tra scienze umanistiche, biologiche e ambientali è cruciale per affrontare sfide globali come la crisi climatica e la perdita di biodiversità. L’Università del Salento, insieme ai suoi partner internazionali, conferma così l’impegno nella ricerca innovativa e nella valorizzazione dei saperi locali e globali.

Invito alla partecipazione

Il workshop “Folkbiology: pensiero popolare ed enti biologici” si presenta come un’occasione imperdibile per studiosi, studenti e cittadini interessati a esplorare il legame tra cultura e natura. L’evento punta a sensibilizzare sul valore dei saperi tradizionali e sul loro impatto positivo sulla sostenibilità e sulla biodiversità. Partecipare significa scoprire come il pensiero spontaneo possa contribuire alla costruzione di un futuro più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

Articoli correleati