Prevenire la bronchiolite nei neonati grazie alla somministrazione di anticorpi monoclonali, al via nella Asl di Brindisi
BRINDISI – A partire dal 7 novembre, la Asl di Brindisi darà inizio alla campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) (VRS), attraverso la somministrazione di un anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) per proteggere i neonati dalle infezioni delle basse vie respiratorie. Questa iniziativa mira a tutelare i più piccoli da una delle principali cause di ospedalizzazione nei primi mesi di vita.
Cos’è il virus respiratorio sinciziale (VRS) e come si manifesta
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) appartiene alla famiglia dei Paramyxoviridae, ed è un virus a RNA a singolo filamento negativo. La sua struttura è composta da un involucro lipidico che racchiude il materiale genetico, ed è caratterizzato da diverse proteine superficiali, tra cui la glicoproteina F e la glicoproteina G, fondamentali per l’attacco e la fusione con le cellule ospiti. La proteina F è particolarmente importante poiché facilita la fusione del virus con le cellule respiratorie dell’ospite, permettendo al VRS di penetrare all’interno e iniziare il processo di infezione. Questo processo di fusione provoca la formazione delle sincizi, ovvero cellule giganti multinucleate che sono tipiche delle infezioni da VRS e contribuiscono al danneggiamento del tessuto respiratorio.
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) (VRS) è un agente patogeno molto comune, particolarmente diffuso nei mesi invernali, e rappresenta la principale causa di bronchiolite nei neonati e polmonite nei bambini sotto i due anni. Il virus colpisce le basse vie respiratorie e può portare a gravi difficoltà respiratorie, richiedendo, in molti casi, il ricovero ospedaliero.

Le manifestazioni del VRS sono inizialmente simili a quelle di un comune raffreddore: naso che cola, febbre e tosse secca. Tuttavia, nei neonati e nei bambini più piccoli, l’infezione può progredire rapidamente verso una bronchiolite nei neonati, caratterizzata da tosse persistente, difficoltà respiratorie e respiro sibilante. Nei casi più gravi, il virus può causare una riduzione dell’ossigenazione del sangue e compromettere le condizioni generali del piccolo paziente, rendendo necessario l’intervento ospedaliero.
Perché è importante l’immunizzazione contro il VRS
La bronchiolite nei neonati provocata dal virus respiratorio sinciziale (VRS) è la prima causa di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita. Il VRS rappresenta una sfida per la salute pubblica, poiché molti neonati sviluppano forme gravi di infezione che richiedono il ricovero, aumentando il carico sui reparti pediatrici e sulle famiglie.
La prevenzione, attraverso la somministrazione di anticorpi monoclonali, è un passo fondamentale per ridurre l’incidenza di questi casi gravi. A differenza di un vaccino tradizionale, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, l’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) offre una protezione immediata e può essere somministrato ai bambini più piccoli, anche appena nati, garantendo una copertura rapida ed efficace contro il VRS.
Come si svolgerà la campagna di immunizzazione nella Asl di Brindisi
La Asl di Brindisi ha annunciato l’avvio della somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) presso il Punto nascita dell’ospedale Perrino. La campagna è rivolta prioritariamente ai neonati nati dal mese di novembre 2024 al 31 marzo 2025. L’immunizzazione sarà offerta in maniera attiva e gratuita, in modo da garantire la massima copertura ai bambini più vulnerabili, particolarmente nei mesi invernali in cui il VRS tende a circolare più intensamente.
Inoltre, sarà garantita la somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) anche ai nati dal primo luglio 2024, nonché ai bambini sotto i 24 mesi considerati fragili a causa di condizioni mediche specifiche. In questi casi, saranno i pediatri di libera scelta e i centri vaccinali a occuparsi della somministrazione, assicurando che i più piccoli ricevano l’assistenza necessaria per proteggerli dalle complicazioni respiratorie.
Un’offerta in espansione: l’immunizzazione volontaria per i più piccoli
Il direttore del Dipartimento di prevenzione, Stefano Termite, ha dichiarato che, in base all’andamento della campagna e alla disponibilità delle dosi, l’immunizzazione potrà essere progressivamente offerta anche su base volontaria ai bambini nati nel mese di giugno 2024 e, successivamente, agli altri nati nei mesi precedenti, con l’obiettivo di coprire, ove possibile, l’intera coorte del 2024.

«La nostra priorità è assicurare la massima protezione ai neonati e ai bambini fragili, riducendo il rischio di ospedalizzazione e di complicazioni gravi legate al virus respiratorio sinciziale (VRS)», ha dichiarato Termite. L’iniziativa mira a garantire una risposta tempestiva ed efficace alla diffusione del virus, offrendo alle famiglie una possibilità concreta di prevenzione.
L’importanza di proteggere i più piccoli: il ruolo dei genitori e dei pediatri
La prevenzione delle infezioni da virus respiratorio sinciziale (VRS) rappresenta una priorità per la salute pubblica, specialmente per quanto riguarda i neonati e i bambini più vulnerabili. I genitori possono giocare un ruolo cruciale nel tutelare la salute dei propri figli, aderendo alle iniziative di immunizzazione promosse dalle strutture sanitarie locali.

I pediatri di libera scelta sono fondamentali in questo processo: grazie alla loro competenza e al contatto diretto con le famiglie, possono spiegare l’importanza dell’immunizzazione e rassicurare i genitori sull’efficacia e sicurezza dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS).
Con l’arrivo dell’inverno, la prevenzione diventa ancora più rilevante, in quanto il VRS è più attivo durante la stagione fredda e rappresenta un rischio concreto per i neonati. Grazie all’impegno delle istituzioni sanitarie, come la Asl di Brindisi, e alla collaborazione delle famiglie, è possibile ridurre significativamente l’impatto del virus respiratorio sinciziale (VRS), garantendo una maggiore serenità per i più piccoli e per chi se ne prende cura.