Grandi player internazionali per fare di Brindisi la capitale mediterranea della nautica, creare occupazione, innovazione e sviluppo
di Antonio Portolano
Brindisi si prepara a diventare il fulcro della nautica da diporto nel Mediterraneo. Con la nascita ufficiale della società “Polo Nautico Brundisium srl”, prende corpo un investimento da 50 milioni di euro che punta a creare occupazione, innovazione e sviluppo sostenibile, rilanciando il porto e l’intero territorio.
Polo Nautico Brundisium, strategico per la nautica e per Brindisi
Nei giorni scorsi, presso lo studio del notaio Roberto Braccio, è nata ufficialmente la società “Polo Nautico Brundisium srl”, che riunisce sotto un’unica sigla quattro grandi protagonisti del settore: Promo 90 e Associati di Milano, Fiart Cantieri Italiani di Napoli, Corset & Co. di Bertinoro e Sea Event di Brindisi.
Si tratta di un progetto di portata storica per la città, che segna l’ingresso di Brindisi tra i poli strategici della nautica da diporto, con l’obiettivo di attrarre investimenti, creare lavoro qualificato e costruire una filiera produttiva innovativa e sostenibile direttamente sul porto.

Manifestazione di interesse al Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Polo Nautico Brundisium è già pronto al passo successivo: nei prossimi giorni presenterà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il Piano industriale, già illustrato a Brindisi durante una conferenza stampa e approfondito in sede di tavolo tecnico.
Tale manifestazione di interesse si inserisce nel percorso di consultazione pubblica dedicato alla reindustrializzazione dell’area di Brindisi, inserita in uno specifico Accordo di programma. È proprio l’Accordo di programma, unito alla prossima nomina di un commissario straordinario, a rappresentare una garanzia sulla velocità e sull’efficacia dell’iter autorizzativo.
Paolo Francia: “Brindisi ha tutte le carte in regola”
A spiegare il senso e la forza di questo investimento è Paolo Francia, figura di riferimento della società Polo Nautico Brundisium e amministratore delegato di Corset & Co.: «A Brindisi abbiamo riscontrato le condizioni ideali per realizzare un investimento nautico in ambito portuale per circa 50 milioni di euro e con un notevole ritorno in termini occupazionali. Lo strumento dell’accordo di programma e l’annunciata nomina di un commissario straordinario rappresentano una garanzia sulla tempistica dell’iter autorizzativo. Un fattore non di poco conto in un settore come quello nautico in cui ci sono forti sollecitazioni rivenienti dal mercato nazionale e da quello internazionale. Risulta altrettanto importante, inoltre, poter disporre di personale già formato grazie alla presenza di un apposito Istituto tecnico Superiore che già fornisce manodopera qualificata ai più importanti cantieri navali italiani».

Un investimento da 50 milioni e un impatto occupazionale senza precedenti
L’operazione ha un valore economico stimato in 50 milioni di euro e promette di generare effetti occupazionali rilevanti. Si parla di 300 posti di lavoro diretti e un indotto che potrebbe moltiplicare le opportunità di impiego fino a 1.500 unità.
L’idea alla base è chiara: creare una filiera produttiva integrata, a chilometro zero, che trasformi il porto di Brindisi in un vero hub produttivo e logistico per la nautica da diporto, accorciando le distanze tra produzione, manutenzione e refitting.
Giuseppe Meo: “Brindisi nuova capitale della nautica”
Giuseppe Meo, amministratore delegato di Polo Nautico Brundisium srl e presidente del Salone Nautico di Puglia, sottolinea l’importanza strategica di questa iniziativa: «Essere riusciti ad attrarre realtà così importanti del settore nautico è un elemento di fondamentale importanza che conferma l’interesse verso Brindisi della Nautica italiana, peraltro già riscontrabile nel Salone Nautico di Puglia. Nelle prossime settimane forniremo ulteriori elementi sull’investimento che abbiamo in animo di realizzare».

Formazione e innovazione: il ruolo chiave della scuola e della tecnologia
Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la stretta connessione tra Polo Nautico Brundisium e il sistema formativo locale. Brindisi può infatti contare sulla presenza di un Istituto tecnico Superiore già altamente specializzato nella formazione di figure professionali per il settore nautico.
Questo rappresenta un vantaggio competitivo notevole, come sottolinea Paolo Francia: «Risulta altrettanto importante poter disporre di personale già formato grazie alla presenza di un apposito Istituto tecnico Superiore che già fornisce manodopera qualificata ai più importanti cantieri navali italiani».
Innovazione e sostenibilità saranno gli altri due pilastri del progetto, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni produttive a basso impatto ambientale e tecnologie all’avanguardia, puntando su energia fotovoltaica, utilizzo dell’idrogeno e riduzione delle emissioni lungo tutta la filiera.

Conclusione: Brindisi capitale della nautica sostenibile nel Mediterraneo
La nascita di Polo Nautico Brundisium non è solo una buona notizia per gli addetti ai lavori, ma rappresenta una grande opportunità per l’intero territorio. L’investimento da 50 milioni, il coinvolgimento di big player internazionali, la creazione di centinaia di posti di lavoro e l’attenzione a formazione e sostenibilità sono elementi che fanno di questo progetto un vero modello di sviluppo per il futuro.
Brindisi, storicamente legata al mare, ha ora l’occasione di diventare punto di riferimento della nautica da diporto nel Mediterraneo, unendo tradizione, innovazione e una visione di crescita sostenibile che può diventare esempio per l’intero Paese.