La Uoc di Chirurgia Vascolare ha eseguito un delicato intervento endovascolare su un’80enne con aneurisma dell’aorta toracica discendente
di Antonio Portolano
BRINDISI – Un intervento innovativo e delicato ha permesso di salvare la vita a una persona di 80 anni affetta da un aneurisma dell’aorta toracica discendente. L’operazione è stata eseguita dall’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretta dal dottor Giuseppe Massimo Ruggiero, e rappresenta un caso raro e di altissima specializzazione: in Italia, infatti, i pazienti trattati con questa tecnica sono appena 70.

Come funziona il trattamento endovascolare degli aneurismi toracici
Il trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta toracica è oggi una pratica consolidata nella chirurgia vascolare moderna. Si tratta di una tecnica che ha rivoluzionato la gestione di questa grave patologia, che, se non trattata tempestivamente, espone a un rischio altissimo di rottura, emorragie massive e morte.
La procedura prevede l’inserimento di un’endoprotesi (stent-graft) all’interno dell’aorta attraverso un accesso minimamente invasivo, di solito praticato all’altezza dell’inguine (accesso femorale). Lo stent-graft agisce come un vero e proprio rivestimento interno, escludendo l’aneurisma dalla circolazione sanguigna e permettendo al sangue di fluire in sicurezza lungo il percorso corretto.
Negli ultimi anni, il trattamento endovascolare è stato ulteriormente migliorato grazie all’introduzione di tecnologie avanzate. Dispositivi fenestrati, progettati per adattarsi all’anatomia specifica di ciascun paziente, e sofisticati sistemi di imaging intraoperatorio hanno aumentato l’accuratezza dell’impianto e la sicurezza della procedura, riducendo il rischio di complicanze.

Il caso trattato al Perrino: un intervento innovativo e raro
Nel caso specifico dell’ospedale Perrino, il dottor Giuseppe Massimo Ruggiero e la sua équipe hanno impiegato una particolare endoprotesi fenestrata, già dotata di una finestra dedicata alla salvaguardia dell’arteria succlavia sinistra. Questa scelta è di fondamentale importanza perché permette di preservare una funzione arteriosa cruciale, evitando di compromettere la perfusione cerebrale e riducendo drasticamente il rischio di una delle complicanze più temibili, la paraplegia.
L’intervento è stato eseguito nei giorni scorsi, con un approccio minimamente invasivo che ha previsto l’accesso percutaneo all’inguine e l’esecuzione in anestesia locale. Durante tutta la procedura, è stato garantito un monitoraggio pressorio continuo, cruciale per la sicurezza del paziente e per il corretto posizionamento dello stent-graft.
Un risultato d’eccellenza che valorizza la sanità pubblica
L’esecuzione di questa procedura all’ospedale Perrino di Brindisi conferma l’eccellenza della Uoc di Chirurgia Vascolare, che si conferma un centro di riferimento per il trattamento delle patologie vascolari complesse. Interventi come questo richiedono un livello altissimo di competenza e una perfetta sinergia tra chirurghi vascolari, anestesisti e personale di sala operatoria.

Solo 70 casi trattati in tutta Italia
L’endoprotesi utilizzata appartiene a una categoria di dispositivi avanzati la cui applicazione è ancora estremamente selezionata e limitata. Ad oggi, in tutta Italia, sono stati trattati appena 70 pazienti con questa specifica tecnica. Un dato che sottolinea sia la rarità della procedura, sia l’elevato grado di specializzazione richiesto per eseguirla in totale sicurezza.
I complimenti della direzione Asl
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, che ha dichiarato:

«Desidero esprimere i miei più sinceri complimenti per l’eccellente lavoro svolto dal direttore Massimo Giuseppe Ruggiero e dalla sua équipe durante questo particolare e delicato intervento chirurgico. Il successo di questa rara e delicata procedura è il risultato della straordinaria competenza e professionalità acquisita nel tempo da parte di tutto il personale della Uoc Chirurgia Vascolare. Questo intervento ha senza dubbio rappresentato una sfida significativa, e conferma ancora una volta l’alto livello delle competenze presenti nell’ospedale Perrino di Brindisi».
Tecnologie e professionalità al servizio dei pazienti
Questo intervento è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e l’alta specializzazione possano fare la differenza nella sanità pubblica. La Uoc di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Perrino, grazie alla guida del dottor Giuseppe Massimo Ruggiero e al costante aggiornamento tecnologico, rappresenta oggi una punta di eccellenza non solo per la Puglia, ma per l’intero panorama nazionale.