Sciopero generale CGIL e UIL, mobilitazione per un futuro migliore

Il segretario generale Massimo Di Cesare apre i lavori dell'attivo unitario di Cgil e Uil Brindisi

Mobilitazione il 29 novembre: uniti contro una manovra di bilancio ingiusta

Pronti alla mobilitazione: il sostegno del territorio brindisino

La mobilitazione del 29 novembre non è solo un evento di protesta, ma il culmine di un processo iniziato da tempo, basato sul dialogo e sulla consapevolezza collettiva. La massiccia partecipazione all’attivo unitario nella sala conferenze dell’Autorità portuale, gremita all’inverosimile da quadri e dirigenti sindacali di ogni categoria, testimonia quanto questa lotta sia sentita a tutti i livelli. Le assemblee svolte nei luoghi di lavoro hanno permesso a lavoratori di diversi settori di esprimere la propria sofferenza e di unirsi con forza contro una manovra economica che non risponde alle esigenze del Paese.

Le problematiche locali: Brindisi in prima linea

Brindisi si trova ad affrontare una serie di problematiche locali specifiche che aggravano ulteriormente la crisi economica generale. La chiusura della Centrale Enel di Cerano è un colpo durissimo per l’occupazione e per il settore energetico, mentre la crisi della chimica con le vertenze Eni Versalis e Basell preannuncia ulteriori difficoltà. CGIL e UIL sono determinate a non lasciare che queste situazioni si sviluppino senza una risposta forte. A rischio c’è il futuro del territorio, e i sindacati chiedono interventi concreti e immediati per evitare impatti devastanti sull’economia e sulla vita delle famiglie di Brindisi.

In platea, delegati e quadri di Cgil e Uil Brindisi

Le rivendicazioni nazionali: una lotta che unisce l’Italia

La mobilitazione di Brindisi è parte di una protesta più ampia che coinvolge tutta l’Italia. CGIL e UIL non si fermano alle problematiche locali, ma estendono la loro lotta all’intero Paese. La manovra di bilancio proposta dal governo è giudicata inadeguata e ingiusta perché ignora le reali esigenze dei lavoratori e delle fasce più deboli della popolazione. La richiesta è di un aumento del potere d’acquisto per salari e pensioni. Inoltre, serve un investimento serio nei servizi pubblici essenziali come la sanità e l’istruzione, e una riforma fiscale che combatta seriamente l’evasione e redistribuisca equamente la ricchezza.

I numeri della crisi: una situazione insostenibile

I dati snocciolati durante l’assemblea di Brindisi non lasciano spazio a dubbi: l’Italia sta attraversando una crisi profonda che colpisce soprattutto chi è più vulnerabile. I salari sono in calo del 2,9%, mentre la produttività è in crescita del 22,8%. Questo squilibrio si traduce in un potere d’acquisto diminuito del 4,5%. Il 9,5% della popolazione italiana, ovvero sei milioni di persone, vive in condizioni di povertà. L’aumento del numero di lavoratori occupati ma poveri, salito dell’11,5%, evidenzia come il problema non sia soltanto la mancanza di lavoro, ma la qualità del lavoro offerto. A fronte di tutto questo, si registra una crescita dell’evasione fiscale che raggiunge i 100 miliardi di euro ogni anno, mentre le spese militari sono aumentate del 12%, raggiungendo la cifra di 40 miliardi di euro. Questi dati descrivono una realtà che CGIL e UIL non possono accettare.

Autorità portuale di Brindisi, la sala conferenze completamente gremita

Le richieste di CGIL e UIL: un futuro giusto per tutti

Le richieste dei sindacati sono chiare: si tratta di difendere i diritti di tutti, partendo dai più deboli. CGIL e UIL chiedono che Brindisi, che per cinquant’anni è stata un polo dell’energia e della chimica, si trasformi in un laboratorio di energia verde e del riciclo della plastica, sfruttando la transizione ecologica come opportunità per creare nuova occupazione e sviluppo sostenibile. Inoltre, si chiede un sostegno deciso al servizio sanitario nazionale, troppo spesso al centro di tagli che ne compromettono l’efficacia, e una riforma del sistema pensionistico che sia più giusta ed equa per tutti. Non da ultimo, si vuole un investimento nella scuola pubblica e politiche abitative adeguate per i giovani, che spesso faticano a trovare un alloggio dignitoso.

La mobilitazione del 29 novembre: un appello a tutti

L’invito alla mobilitazione è rivolto a tutti: lavoratori del polo industriale, pensionati, giovani, cittadini di Brindisi. CGIL e UIL vogliono che il 29 novembre sia una giornata storica, in cui tutte le categorie sociali si uniscano in una voce sola per dire basta a una manovra che non risponde ai bisogni reali del Paese. Piazza Santa Teresa sarà il luogo in cui la comunità di Brindisi si ritroverà per sostenere le ragioni della piattaforma CGIL e UIL, unendo le proprie forze per chiedere giustizia sociale ed economica.

Da sinistra Massimo Di Cesare, Fabrizio Caliolo, Stefano Frontini

Uniti per il cambiamento

La mobilitazione del 29 novembre è un richiamo all’azione, un appello a chiunque creda che l’ingiustizia sociale e la diseguaglianza non possano essere tollerate. CGIL e UIL scendono in piazza per cambiare, per difendere i diritti dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, di tutti coloro che in questo momento si sentono dimenticati e abbandonati. Questo sciopero generale non riguarda solo la manovra di bilancio: è una chiamata alla solidarietà, alla partecipazione attiva, al desiderio di costruire insieme un futuro migliore.

Gigia Bucci segretaria generale Cgil Puglia

Il messaggio è chiaro: non si può più aspettare. Ogni giorno che passa senza risposte immediate e concrete è un giorno in più in cui cresce la sofferenza. Ma il 29 novembre può segnare un punto di svolta: tutti insieme, uniti, possiamo cambiare le cose. CGIL e UIL ci credono, e chiamano tutti a crederci. La piazza sarà nostra, il cambiamento è alla nostra portata. Ci vediamo in piazza Santa Teresa, il 29 novembre. Uniti, per cambiare. Per vincere.