«Senza fondi sviluppo e coesione niente accordo con il governo»

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sul palco

Il presidente della Regione Puglia richiama l’attenzione sul blocco dei fondi e sul futuro delle dismissioni Enel e chimica a Brindisi

BRINDISI – Durante l’evento per gli 80 anni di Confindustria Brindisi, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso con fermezza la sua posizione riguardo all’accordo di coesione con il governo. Emiliano ha dichiarato che, senza i 700 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) necessari per il cofinanziamento degli investimenti richiesti da 2.700 imprese pugliesi, non firmerà l’accordo con il governo. «Fa bene il presidente Lippolis ad accendere i riflettori su questa criticità. Senza queste risorse, il futuro economico della Puglia e delle sue imprese è a rischio», ha affermato.

L’importanza dei fondi per le imprese pugliesi

Emiliano ha ricordato che nel 2020, a seguito della crisi economica causata dalla pandemia, la Regione Puglia ha avviato un dialogo con il governo Draghi per stabilire misure di sostegno alla ripresa. In quell’occasione, il ministro Carfagna aveva assicurato la copertura dei fondi FSC 2021/2027, permettendo alla Regione di mantenere attivi gli avvisi per le imprese e garantire la continuità degli investimenti. «Abbiamo ottenuto risultati incredibili con i nostri strumenti agevolativi, con il pieno appoggio di Confindustria e delle associazioni di categoria», ha sottolineato Emiliano. Tuttavia, il nuovo governo ha sollevato criticità sul sostegno alle imprese, e nonostante le informazioni fornite dalla Regione sulle procedure e gli investimenti, la firma sull’accordo resta in sospeso.

I vertici di Confindustria

Brindisi tra sfide e opportunità: la posizione della Regione

Emiliano ha evidenziato come il settore industriale di Brindisi sia attualmente in un momento delicato, a causa della dismissione della centrale Enel e della crisi del comparto chimico. «Queste situazioni, se gestite con attenzione, possono trasformarsi in grandi opportunità», ha dichiarato il presidente, sottolineando che la Regione si sta muovendo con discrezione per capire le intenzioni di Enel e delle grandi aziende chimiche. «Nessuno pretende di modificare le strategie di questi gruppi o di costringerli a produrre in perdita, ma non possiamo permettere che il prezzo venga pagato dalla città di Brindisi e dai lavoratori che li hanno arricchiti negli anni», ha affermato con forza Emiliano.

La task force regionale e il coinvolgimento diretto di Emiliano

Il presidente ha ribadito l’impegno della Regione Puglia nel sostenere Brindisi e il suo tessuto industriale attraverso la task force guidata da Leo Caroli, oltre al suo coinvolgimento personale. «La Regione c’è, presente in ogni fase, pronta a collaborare con le parti in causa per trovare soluzioni che tutelino l’occupazione e garantiscano un futuro stabile per le imprese locali», ha spiegato Emiliano.

Il ritardo dei fondi FSC e le ripercussioni sull’economia pugliese

Riguardo ai ritardi nella sottoscrizione dell’accordo con il governo, Emiliano ha affermato che migliaia di imprese stanno aspettando la firma del presidente Meloni sui fondi FSC, che insieme al Piano Operativo Complementare (POC) valgono circa 6,5 miliardi di euro. «Saremmo felici se volesse firmare in Puglia, ma attendo che mi telefoni e sono pronto a firmare a Palazzo Chigi», ha dichiarato. Emiliano ha sottolineato che il ritardo nell’erogazione dei fondi già si riflette sugli indicatori economici della regione, con un leggero calo dell’occupazione e del PIL. Tuttavia, ha rassicurato che la Puglia continua a registrare il maggior incremento economico in Italia anche nel 2024, pur avvertendo che rallentare l’economia può avere effetti duraturi: «L’economia è un ciclo, se lo si rallenta, riaccelerarlo non è semplice».

Clicca sul link video per la dichiarazione Emiliano http://rpu.gl/Fagpg