Torre Guaceto, migliore area marina protetta d’Italia

Torre Guaceto, una veduta dall'alto dell'Area marina protetta (Amp)

Il riconoscimento del Ministero premia anni di lavoro, la riserva si distingue per innovazione, sostenibilità e progetti archeologici unici

di Antonio Portolano

BRINDISI – Quando la dedizione e la visione sostenibile portano a risultati straordinari: Torre Guaceto, gestita dall’omonimo Consorzio, ha chiuso il 2024 con il prestigioso riconoscimento di miglior area marina protetta (AMP) d’Italia. Il primo posto nella classifica annuale del Ministero della Transizione Ecologica celebra un impegno costante nella tutela ambientale e nella promozione del territorio.

Il riconoscimento nazionale: il metodo Sodecri

Ogni anno, il Ministero stila una classifica per individuare le AMP più virtuose. Utilizzando il metodo di valutazione Sodecri, vengono considerati parametri come l’efficacia delle politiche di tutela, l’autofinanziamento e l’estensione delle riserve. Nonostante le sue dimensioni ridotte, Torre Guaceto ha dimostrato di eccellere su tutti i fronti, ottenendo la vetta della graduatoria.

Da sinistra verso destra il direttore del Consorzio Alessandro Ciccolella e il presidente Roky Malatesta

Il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta, ha commentato così l’importante traguardo: «Un posizionamento che ci soddisfa tantissimo, che da merito al grande lavoro quotidiano dell’ente e ci carica dell’energia con la quale ci prepariamo ad un 2025 ricco di novità per la tutela e la promozione sostenibile della riserva».

Progetti chiave: tutela, sicurezza e sostenibilità

Nel 2024, il Consorzio ha implementato un sistema di videosorveglianza per rafforzare la sicurezza nell’area protetta e ha siglato un protocollo con la polizia provinciale. Inoltre, è stato avviato un corso per formare quasi 60 guardie ecologiche, che entreranno in servizio nel 2025.

Sul fronte della tutela ambientale, Torre Guaceto ha introdotto un blocco annuale della pesca, primo caso in Italia, per proteggere le risorse marine. Sono stati creati nuovi chiari d’acqua, offrendo rifugio a specie migratorie, e avviata una collaborazione con la Fondazione Sylva per progetti di riforestazione.

Promozione turistica e riconoscimenti internazionali

La sostenibilità è stata al centro di nuovi accordi, come quello con la Regione Puglia per potenziare Torre Guaceto come meta green. Inoltre, è in corso il processo per trasformare l’area e i comuni limitrofi in Riserva della biosfera MAB Unesco.

I risultati non si fermano qui: Torre Guaceto è stata premiata come «Parco inclusivo» e ha ottenuto l’«MPA Award», condividendo il titolo di area meglio gestita d’Europa con una riserva francese.

Innovazione e archeologia: la Necropoli a cremazione

Non solo sostenibilità ambientale, ma anche ricerca archeologica e innovazione digitale. Torre Guaceto è protagonista di un progetto straordinario sulla Necropoli a cremazione, realizzato in collaborazione con Asl Brindisi, Università del Salento, Cetma e Isbem. Attraverso l’uso della tecnologia, sono stati creati gemelli digitali degli antichi abitanti della tarda Età del Bronzo che popolavano l’area. Questo progetto rappresenta una nuova frontiera della ricerca archeologica e una connessione unica tra passato e futuro.

Gli scavi nella necropoli a cremazione

Un futuro ambizioso

Guardando al futuro, Malatesta ha dichiarato: «Questo è solo un brevissimo excursus non esaustivo di quanto abbiamo fatto. Affronteremo il 2025 con l’impegno di sempre per proteggere e far brillare sempre più Torre Guaceto, a breve ad esempio firmeremo un importante accordo con le forze dell’Ordine per aumentare i livelli di controllo. Ringrazio i soci del Consorzio, Comuni di Brindisi e Carovigno, e WWF Italia, il Consiglio di Amministrazione, l’apparato tecnico e operativo dell’ente, il mondo del volontariato e i tanti partner che a vario titolo hanno contribuito a portare la nostra riserva ad essere un esempio internazionale di buone pratiche di tutela e sostenibilità».

A luglio 2025 scadrà il mandato triennale del Consiglio di amministrazione. L’auspicio è che un’esperienza virtuosa come quella di Torre Guaceto possa continuare, consolidando i risultati raggiunti e proseguendo nel percorso di eccellenza. La riserva, ormai esempio di buone pratiche in Italia e in Europa, si prepara a brillare ancora di più nei prossimi anni.