Il tour divulgativo di Coldiretti produce un «effetto domino»: 45 domande col primo bando nei comuni della provincia di Brindisi
BRINDISI – I comuni della provincia di Brindisi scendono in campo con progetti concreti e fondi per il reimpianto di ulivi resistenti al batterio Xylella. Il primo bando, finanziato con 1,3 milioni di euro, ha registrato 45 domande approvate. Coldiretti Puglia elogia l’iniziativa, evidenziando l’efficacia del tour divulgativo organizzato da Coldiretti Brindisi, che ha innescato un «effetto domino» tra le amministrazioni locali.

Progetti e fondi per il reimpianto degli ulivi resistenti
Con il primo bando, 45 aziende agricole hanno ricevuto finanziamenti per 1,3 milioni di euro. Il secondo bando, in arrivo, prevede procedure semplificate e misure di sostegno al reddito per 5 anni, fino al recupero della produttività.
Il ruolo guida dei comuni di Erchie e Mesagne
Il comune di Erchie, con il sindaco Giuseppe Margheriti e l’assessore Nastasya Bernardi, ha stanziato fondi comunali per supportare i proprietari esclusi dai bandi regionali. A Mesagne, il sindaco Antonio Matarrelli e l’assessore Roberto D’Ancona hanno annunciato l’imminente pubblicazione di un bando comunale per il reimpianto di ulivi resistenti.

L’impatto della Xylella e la perdita di ulivi monumentali
La Xylella fastidiosa ha provocato gravi danni nel sud della provincia di Brindisi, causando una riduzione fino al 50% della produzione di olio extravergine e la distruzione di un terzo degli ulivi monumentali, secondo Coldiretti Puglia.
Il polo antixylella e il sostegno alle imprese olivicole
Il polo antixylella, formato da Coldiretti, Unaprol e Cai, supporta le aziende fornendo piante certificate, assistenza tecnica e consulenza agronomica, oltre al supporto per l’accesso ai finanziamenti.
Un futuro sostenibile per l’olivicoltura pugliese
Con il secondo bando e il sostegno comunale, si punta a rilanciare l’olivicoltura pugliese. Giovanni Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi, sottolinea: «Questi interventi sono fondamentali non solo per l’economia agricola, ma anche per la bellezza e l’attrattività del nostro territorio».